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AFGHANISTAN di Giuseppe Bosio

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Viaggio in Afghanistan

LUNEDI 23 AGOSTO 2004
Trasferimento da Baykarà; a Orumitel 7 ore di cammino. Facciamo a ritroso la stessa strada fino a Busay Combad dove attraversiamo il fiume Wakhan su un instabile ponte di legno costruito dai kirghisi in prossimità della vecchia base militare russa. Qui il fiume rinforzato dal suo affluente che arriva dai laghi di Chaqmaqtin si incunea tra due ripide pareti rocciose e scorre impetuoso pochi metri al di sotto del ponte. Le assi che formano la pavimentazione poggiano su due vecchie ed instabili traversine di ferro. Gli animali, dopo essere stati scaricati dai loro carichi, lo attraversano timorosi. Un asino si rifiuta di passarvi sopra ed i portatori devono faticare parecchio per persuaderlo. Raggiungiamo la nostra meta verso le 16.00 e ci accorgiamo di essere di fronte al luogo dove abbiamo pernottato le sere scorse sul versante opposto della valle, alla destra orografica del fiume Wakhan. Piantiamo le tende nella zona dove le erosioni delle piogge hanno trasformato il paesaggio rendendolo simile alla valle della Luna di La Paz in Bolivia. Pinnacoli policromi fanno da corona al nostro accampamento. Il giallo intenso ed il marrone scuro delle argille si accendono alle luci del tramonto. In lontananza, sull'altro versante della valle, si scorgono gli hailog dove abbiamo passato i giorni precedenti. Durante il trasferimento ho avuto alcune difficoltà per il dolore causato dal colpo ricevuto durante la caduta da cavallo. I portatori sono stati molto solerti nell'aiutarmi mentre salivo o scendevo dalla mia cavalcatura. Ciononostante mi sembra che stia migliorando. Speriamo perché vorrei camminare un po' i prossimi giorni.

MARTEDI 24 AGOSTO 2004
Partiamo alle ore 7.30 per un'altra tappa di trasferimento. A quanto ci ha detto la guida ci aspettano circa 7 ore di cammino. Arriviamo dopo Langar alle 16.00 e piantiamo il campo in riva all'ennesimo affluente del fiume Pamir. il percorso si presenta vario attraversando ampie pianure e vallate che costeggiano la destra orografica del Pamir. per buona parte della mattinata abbiamo sempre sulla nostra sinistra i pascoli di Baykarà;. E pensare che in linea d'aria siamo vicinissimi mentre noi abbiamo dovuto compiere, per attraversare il fiume, un giro che ci ha impegnato per quasi due giorni. Il percorso di oggi, nella parte finale, segue il fiume sulla sua destra orografica; ora abbassandosi a livello della acqua altre volte risalendo le ripide fiancate della valle. Dove piantiamo la tenda il clima è più mite. Ieri notte la temperatura era scesa sotto lo zero. La tenda al mattino era ricoperta di ghiaccio. Stasera il campo viene piazzato vicino ad un ricovero per pastori. Qualcuno che ci ha preceduto ha lasciato acceso il fuoco ed un fumo acre invade ancora la zona. Non appena incomincia a far buio mi chiudo in tenda. Anche questa sera avrò ospite il capo dei portatori che da alcune sere passa la notte nella mia tenda trovandola più comoda che non dormire all'addiaccio. Oramai è diventata un'abitudine. Con la giustificazione che mi presta le coperte per farmi lo schienale per la notte, cosa che mi allevia il dolore alla schiena, viene dormire all'interno della tenda. Tutti i ragazzi stasera mi sembrano più in fermento del solito. Probabilmente sentono l'avvicinarsi della casa. Stanno suonando con i rudimentali strumenti in loro possesso come hanno fatto tante altre sere. Oggi però mi sembra diverso. C'è una maggior aria di festa. Anche per loro forse c'è un po' di nostalgia. Sono poco lontano dalla tenda in cui mi sono rintanato. Il vento è calato quando finiscono la festa. Sento solo il rumore del torrente vicino. Mi sento bene rinchiuso nella mia tenda, come protetto. La schiena incomincia a darmi meno fastidio. Oggi ho camminato per parecchie ore. Lo stesso spero di poter fare domani.

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Dati del viaggio

Viaggio in Afghanistan

Periodo: Dal 30 luglio 2004 all'11 settembre 2004

Destinazione: Afghanistan

Partecipanti: Giuseppe Bosio, Daniela Roso e Gianni Pedrini

Passaporto turistico

Giuseppe Bosio

Vive a Bassano del Grappa dividendo il suo tempo fra innumerevoli attività sportive e culturali. Lasciato alle spalle il ruolo di dirigente industriale, con la stessa perizia dedicata al lavoro, ha iniziato ad organizzare questo viaggio a coronamento di un'idea che perseguiva da tempo. Viaggiatore da sempre, è stato anche accompagnatore di gruppi un pò in tutto il mondo: di lui si dice che è più facile trovarlo in un aereoporto o in cima ad una montagna piuttosto che a casa.
Socio CAI presso la sezione di Bassano del Grappa, appassionato di montagna ha effettuato numerosi trekking in Himalaya e in Sud America nelle Ande, ha scalato i vulcani Popocatepetl, ed Ixtaciuatl in Messico. Con gli sci ai piedi ha raggiunto moltissime cime delle Alpi (dalle Dolomiti alle Alpi Occidentali), il monte Ararat e le principali cime dell' Atlante in Marocco.
Ha effettuato parecchi viaggi nelle Americhe: Stati Uniti, Messico, Guatemala, Bolivia, Perù... In Africa ha visitato: Ruanda, Kenia, Tanzania, Namibia, Mali, tutti i paesi del Nord Africa ed ha attraversato il deserto del Sahara. In Asia ha attraversato India, Indonesia, Tibet, Cina, Pakistan, Nuova Guinea, Borneo.
Amante della vela, ha navigato per parecchi mesi lungo le coste della ex Iugoslavia. Appassionato di fotografia dispone di un ricco archivio di immagini raccolte durante i viaggi. Ricerca nei suoi viaggi il contatto con la gente ed è affascinato dalle culture degli altri popoli in particolar modo del mondo orientale.

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