Prima giornata di relax e vacanza - io e Mosè nelle acque di un torrente nei pressi di Zoza
Ecco, ve lo presento, lui è Mosè e questa se vi interessa è la sua storia. Dopo la dolorosa scomparsa del nostro amato Argo, che è morto a gennaio per insufficienza renale causata da lesmaniosi, a fine marzo è arrivato tra noi questo simpatico cucciolone che abbiamo chiamato Mosè.
L'abbiamo preso al canile di Sesto Fiorentino all'età di otto, nove mesi e fin dalle prime settimane di convivenza ci siamo resi conto delle sue caratteristiche e del suo carattere: poco incline a rispondere al richiamo ci ha costretti a partecipare ad un piccolo corso di addestramento base di sette lezioni per cominciare a stabilire una base comune di dialogo, seduto, fermo, andiamo, vieni, no, tutte semplici parole che erano al di fuori del suo vocabolario (e forse anche dal nostro!). A parte la sfiducia nel gestire il richiamo - del resto è un segugio, ovvero cane da caccia e quindi facile a seguire una traccia piuttosto del banale richiamo dei nuovi padroni - il corso ha dato i suoi frutti e anche noi, padroni inesperti, ci siamo resi conto di come sia importante saper comunicare con il cane.
Altra carattersitica di Mosè, perlatro non facile da gestire, è la sua ansia da separazione nei nostri confronti che si è manifestata fin da subito. Ecco perchè abbiamo deciso di portarlo in vacanza con noi. Così ci siamo informati sulle possibili mete per viaggiare con il cane - intendo viaggiare con piacere - e l'Italia con le sue molteplici coste e le isole, non ci è affatto parsa una buona destinazione, troppi divieti per i nostri quattrozampe e le bau beach non sono molto piacevoli rilegate come spesso sono non certo nelle spiagge più belle.
A proposito Mosè si è rivelato essere (quando l'abbiamo preso al canile non ne eravamo proprio consapevoli) addirittura un cane di razza, segugio dell'Appennino qualcuno ci ha detto o più semplicemente segugio di montagna.