Consigliamo di non perdere il Delta del Mekong ed in particolare Ben Tre, Cantho e il mercato galleggiante di Cai Rang, le Marble Mountains, la crociera sui dragoni lungo il Fiume dei Profumi per visitare le splendide tombe imperiali nei pressi di Hué, la Pagoda dei Profumi e Tam Coc.
A
ncora una volta in Asia: è incredibile ma vero, non ci stanchiamo mai di visitarla, ci attraggono l'atmosfera dei suoi templi, la semplicità della gente che vive e lavora nelle campagne, la folta e rigogliosa vegetazione resa maestosa dal clima caldo umido e dalle stagioni delle piogge e quel qualcosa... quel qualcosa di indefinibile e di magico che si respira, che si avverte e che ce la fa davvero amare!
Insomma per noi l'Asia è un continente affascinante, anche e malgrado la corsa all'occidentalizzazione che sta vivendo ormai da molti anni.
E quest'anno siamo partiti appunto alla scoperta del
Vietnam, un paese che vede nel turismo la sua panacea, nuovo lavoro, nuovo sviluppo, non senza effetti devastanti sull'ambiente, sull'economia in generale ed ovviamente sulla testa della gente.
Il Vietnam è un paese molto vario, offre molte spiagge dalla movimentata
Nha Trang fino alla remota isola di
Phu Quoc; suggestivi e inediti paesaggi, dal pianeggiante e fertile
delta del Mekong nel sud del paese, fino alle famose formazioni rocciose della
baia di Halong e a quelle, meno note ma forse anche più suggestive di
Tam Coc e della
Pagoda dei Profumi nel nord. All'estremo nord del paese
Sapa e la vicina
Bac Ha offrono uno spaccato della vita tradizionale che le diverse etnie, i
"montagnard" (etnie thai, h'mong, tay, ecc.) conducono tra le montagne e il confine cinese. E che dire dell'architettura vietnamita che è possibile scoprire nelle città di
Hué,
Hoi An ed
Hanoi?
Inoltre per chi fosse interessato alla recente storia e alla guerra che il paese ha combattuto contro gli americani c'è la famosa zona demilitarizzata (DMZ), mentre per chi volesse approfondire la storia dell'indipendenza del Vietnam dal colonialismo francese (che culmina nella storica data del 6 maggio 1954 quando le forze del
Viet Minh sconfissero la guarnigione francese), con a capo il suo storico leader
Ho Chi Minh, c'è l'accidentato circuito nord - ovest che conduce fino alla roccaforte di
Dien Bien Phu a poco più di trenta chilometri dal confine con il
Laos. Il tutto reso ancor più suggestivo dall'atmosfera mistica delle pagode e dei templi dove al buddhismo praticato in tutto il paese, si mischiano sette indigene ed in particolare il "culto degli antenati", un'espressione rituale di pietà filiale sviluppatasi molto tempo prima che il buddhismo arrivasse nel paese. Così, molte pagode hanno altari recanti targhe commemorative e fotografie dei defunti. Purtroppo tre settimane in Vietnam non sono sufficienti per vedere tutto, così anche noi abbiamo scelto il nostro itinerario: siamo atterrati a
Ho Chi Minh City - ahimè la vecchia
Saigon, nome per noi di maggior fascino - e da qui abbiamo visitato la città con l'affascinate quartiere cinese di
Cholon e il
Delta del Mekong. Il Delta è uno scenario meraviglioso: vegetazione lussureggiante, villaggi caratteristici, fattorie e mercati galleggianti; ci sono rimasti nel cuore i canali circondati dalla lussureggiante vegetazione di
Ben Tre, la località di
Cantho e il vicino mercato galleggiante di
Cai Rang, già all'alba popolato di barche con frutta e verdura in un continuo andirivieni sul quel maestoso fiume melmoso che ha ispirato scrittori di tutti i tempi. Abbiamo visitato il Delta con un minitour di due giorni organizzato da Delta Adventure e ci siamo trovati molto bene.
Da Saigon abbiamo preso un aereo per
Nha Trang (costo 35 dollari -
Vietnam Airlines) e da qui ci siamo diretti poco più a nord a
Jungle Beach (a circa 40 - 50 km a nord di Nha Trang) per concederci un po' di relax al mare. Qui abbiamo trovato ospitalità al
Jungle Beach Resort, un grazioso resort gestito da
Silvio, un simpatico canadese che vive in Vietnam ormai da molti anni insieme alla moglie vietnamita.
Da qui siamo ripartiti con il bus notturno per
Hoi An; Silvio ha pensato a tutto, ci ha acquistato i biglietti a Nha Trang e alla sera dietro due mototaxi (moto con conducente), siamo stati condotti sulla nazionale per prendere appunto il bus notturno. Inizialmente eravamo un po' preoccupati di ripetere l'avventura indiana del bus di notte nel tragitto Udaipur - Agra (leggi il diario dell'India), ma fortunatamente il viaggio non è stato poi così male. Ricordatevi che se volete spostarvi via terra, in Vietnam gli spostamenti sono davvero lunghi ed interminabili, i bus sono lentissimi (ma anche i treni non sono da meno), per cui è necessario programmare bene le tappe e gli spostamenti.
Arriviamo ad Hoi An la mattina presto, circa le sette se non ricordo male; prendiamo alloggio al
Huy Hoang I Hotel con bella stanza vista fiume e dopo una doccia e una colazione rigeneranti siamo già a girovagare per la cittadina il cui centro storico è stato dichiarato
Patrimonio dell'Umanità dall'
UNESCO. Non c'è che dire, davvero graziosa e vivibile Hoi An se non altro per la grande offerta di ristoranti e locali che piacciono tanto ai turisti; tuttavia, malgrado il piacevole soggiorno, l'impressione che abbiamo avuto della cittadina è quella di un posto estremamente turistico. Qui ad Hoi An abbiamo ancora una volta avuto conferma che "il mondo è piccolo" o che per lo meno lo è il mondo dei turisti. Già perché con piacere e sorpresa incontriamo la simpatica coppia di Milano che avevamo conosciuto in aeroporto (prima di salire sul volo Milano - Bangkok), Marco e Simona e con loro ceniamo a base di un ottimo pesce e l'indomani facciamo una bella escursione fuori città a circa 25 chilometri: visitiamo le suggestive
Marble Mountains, cinque collinette di marmo costellate da una miriade di grotte naturali che nel corso dei secoli hanno ospitato santuari buddhisti e persino mausolei hindu. Un luogo davvero denso di misticismo e carico di suggestione. Per raggiungere la Marble Mountains Marco e Simona avevano affittato un motorino mentre io e Francesco abbiamo noleggiato due mototaxi (una moto ciascuno con conducente). Dopo la visita alle Montagne di Marmo ci siamo concessi un piacevole pomeriggio di relax al mare a circa 4 - 5 chilometri da Hoi An.
Il giorno seguente siamo tutti ripartiti: Marco e Simona diretti a Nha Trang in direzione opposta (già perché loro hanno cominciato a visitare il paese da nord), mentre noi con il bus di circa le due del pomeriggio siamo ripartiti alla volta di
Hué, da sempre uno dei principali centri culturali, intellettuali e religiosi del paese, il cui complesso monumentale è stato dichiarato
Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'
UNESCO. Ad Hué abbiamo visitato la
Città Imperiale e, noleggiando una barca per 10 dollari, le bellissime e suggestive tombe imperiali raggiungibili dal
Fiume dei Profumi, in particolare la
Tomba di Khai Dinh, la
Tomba di Tu Duc e la
Tomba di Minh Mang.
Ogni luogo o città qui in Vietnam ti riporta a riflessioni sulla recente storia contemporanea: anche Hué durante la guerra del Vietnam ha fatto da cornice agli scontri più cruenti dell'
offensiva del Tet (1968) e fu l'unica città del Vietnam del Sud che i comunisti riuscirono a tenere per più di qualche giorno.
Da Hué siamo ripartiti (stavolta via aereo per 55 dollari) alla volta di
Hanoi, dove abbiamo alloggiato nel
Quartiere Vecchio, il cuore pulsante della città, pieno di negozi e artigiani (con 36 strade ciascuna dedicata alla vendita di un determinato prodotto, latta, abbigliamento, ferramenta, ecc.), pagode e le caratteristiche "case a galleria", così chiamate perché dietro la stretta facciata si nascondono in realtà camere molto lunghe. Ad Hanoi abbiamo visitato il
Tempio della Letteratura, sede della prima università del Vietnam, il Museo e il
Mausoleo di Ho Chi Minh per vedere lo
zio Ho in carne ed ossa (poveretto e dire che aveva richiesto di essere cremato!), il
tempio di Ngoc Son sul
lago Hoan Kiem, la
Pagoda di Tran Quoc sul
lago Ho Tay e le innumerevoli e animate viuzze del Quartiere Vecchio. L'accoglienza ad Hanoi è stata davvero "istruttiva". Atterrati all'aeroporto internazionale di
Noi Bai (distante, se non ricordo male, circa 40 chilometri dalla capitale) abbiamo telefonato allo
Stars Hotel per prenotare una camera e poi abbiamo preso il minibus della Vietnam Airlines che con una cifra irrisoria ci ha condotti nel centro della città; durante il tragitto l'autista si è mostrato disponibile ad accompagnarci allo Stars Hotel; così ci fanno scendere di fronte a questo Hotel dicendoci che non avevano camere libere fino alle 14,00 e che se volevamo senza nessun impegno, potevamo disporre di un'altra camera in un altro hotel gestito da loro e del tutto analogo. Tutto questo pareva molto strano perché un'ora prima la ragazza dell'hotel con cui avevo parlato per telefono ci aveva fatto la prenotazione senza dire niente al riguardo, così chiediamo:
"ma questo è lo Stars Hotel"? E loro ci rispondono che certo è lo Stars Hotel e ci invitano ad accomodarci su un taxi (ovviamente gratuito) per andare all'altro hotel; quando arriviamo qui qualcosa ci insospettisce e così decidiamo di non prendere la camera e torniamo all'hotel di prima protestando; è solo qui che sveliamo il mistero: quest'hotel non era lo Stars Hotel e gli autisti dei minibus della Vietnam Airlines percepiscono delle commissioni da una serie di Hotel del centro che cercano di accaparrarsi i clienti. Così abbiamo finalmente trovato il nostro Stars Hotel dove la ragazza con cui avevo parlato per telefono ci ha confermato quanto abbiamo sperimentato sulla nostra pelle.
Hanoi è stata la base strategica per programmare diverse escursioni nel nord del paese. Da qui siamo partiti alla volta della
Baia di Halong con un tour organizzato di tre giorni, non senza qualche piccola disavventura. Infatti abbiamo visitato la baia e l'
isola di Cat Ba durante il fine settimana. Tutto bene per quanto riguarda la baia, abbiamo dormito in barca, il cibo era buono, abbiamo nuotato e fatto kajaking. Arrivati all'isola però ci sono stati alcuni malintesi; infatti l'Hotel in cui abbiamo dormito non era lo stesso promesso dall'organizzazione in quanto già sul depliant l'hotel indicato era il Princess Hotel proprio nel centro della cittadina, mentre a noi ci hanno "scaricato" all'Hotel
"Cat Ba Plaza" proprio vicino al porticciolo e di categoria inferiore. Così alcuni turisti che erano con noi si sono molto arrabbiati e si sa, la rabbia è contagiosa! Inoltre a mio avviso non è stato interessante visitare l'isola perché il Parco Nazionale avrebbe richiesto un trekking di almeno una giornata, in mezza giornata infatti non abbiamo visto né il lago ne alcune grotte che erano nel Parco. Per questa nostra esperienza vi sconsiglio vivamente di visitare l'isola durante il fine settimana, quando l'isola viene presa d'assalto dei turisti locali (cinesi e vietnamiti) con evidenti "scompensi" nell'organizzazione generale del viaggio. Del resto questo paese è relativamente giovane sul settore turismo. Inoltre vi consiglio, se volete visitare l'isola di Cat Ba di farlo da soli, senza affidarvi a gite organizzate che vanno benissimo per la baia ma, ripeto, a nostro avviso non altrettanto bene per l'isola.
Delusi dall'organizzazione dell'
ODC Travel (la compagnia con cui abbiamo fatto il tour), al rientro siamo andati al loro ufficio a protestare per la pessima organizzazione e ci siamo fatti regalare un biglietto per la visita della
Pagoda dei Profumi. Bé, stavolta tutto diverso la Pagoda dei Profumi ci è piaciuta moltissimo, un luogo davvero suggestivo e pieno di pace, inoltre nel nostro tour eravamo solo in tre (io, Francesco e una simpatica inglese), oltre alla nostra simpatica guida che si faceva chiamare Moon, una ragazza vietnamita davvero carina e finalmente preparata.
Sempre da Hanoi, con escursione in giornata, abbiamo visitato
Tam Coc e
Hoa Lu, l'antica capitale del Vietnam dal 968 al 1009 durante il regno delle dinastie dei
Dinh e dei
Le Anteriori. Tam Coc offre un paesaggio davvero mozzafiato: formazioni rocciose che si innalzano in mezzo alle risaie e che le hanno valso l'appellativo di
"baia di Halong sulle risaie".
E che dire di Hanoi l'affascinante capitale del paese con i suoi monumenti, i parchi, i laghi? Bella città senz'altro, tipicamente asiatica; tuttavia per quanto ci riguarda l'abbiamo trovata un po' troppo turistica nel senso peggiore del termine. Ad ogni angolo è possibile trovare un ufficio o agenzia che organizza i tour nel nord del paese o alla baia di Halong (senza contare le proposte degli hotels in contatto con le relative agenzie) con un offerta difficilmente confrontabile per noi turisti (a parte il prezzo, unico vero elemento comparabile); questo fa capire quanto il paese stia spingendo nel settore turistico. Ovviamente dietro a tanta offerta si nascondono "fregature" più o meno piccole ma che possono procurare qualche piccolo fastidio al viaggiatore. Ci siamo confrontati anche con altri turisti riguardo alla visita alla Baia di Halong e, mentre alcuni si sono trovati bene altri, soprattutto legati all'organizzazione dello
Sinh Cafè, hanno avuto diverse vicissitudini (tempi di attesa molto lunghi, guide inesperte, ecc.). Insomma l'idea che ci siamo fatti è che cercano di vendere quanti più pacchetti possibili, ma ancora non hanno sviluppato fino in fondo un servizio di sicura qualità e soddisfazione per il cliente, insomma cercano di organizzarsi e non sempre ci riescono. Niente da ridire se i prezzi praticati fossero "vietnamiti", tutt'altro i prezzi certo non sono esosi per noi ma sono comunque prezzi turistici ai quali dovrebbe corrispondere un servizio di pari qualità. Nel nostro caso abbiamo speso 63 dollari a testa per un tour di tre giorni e due notti (una in barca e una in hotel) con un cibo di pessima qualità all'hotel.
Insomma a noi il Vietnam è sembrato un paese troppo turistico ed è per questo che abbiamo deciso di anticipare di un paio di giorni la nostra partenza... direzione
Hong Kong, la vivace capitale cinese dello shopping... ma questo è un altro diario, un altro viaggio.
Sulla base di quello che è stato il nostro itinerario alla scoperta del Vietnam, consigliamo di non perdere il
Delta del Mekong ed in particolare
Ben Tre,
Cantho e il mercato galleggiante di
Cai Rang, le
Marble Mountains, la crociera sui dragoni lungo il
Fiume dei Profumi (da fare da soli noleggiando una barca!!) per visitare le splendide tombe imperiali (nei pressi di Hué), la
Pagoda dei Profumi e
Tam Coc. Molti avvertono notevoli differenze tra il popolo del nord e quello del Sud per questioni di mentalità e carattere e dopo aver visitato il paese anche noi possiamo dire di aver avuto questa sensazione e, non c'è che dire preferiamo la gente del sud!