Adagiata nel punto d'incontro tra Asia ed Europa e tra tre mari (Egeo, Marmara e Nero), per secoli la Turchia è stata culla di numerose civiltà, meta di grandi trasmigrazioni di popoli, crocevia delicato su cui si sono estesi grandi imperi, da quelli di Dario e Serse a quello di Alessandro Magno, dall'impero romano a quelli bizantino e ottomano.
La Turchia è uno dei paesi, tra quelli che abbiamo visitato, che ci è piaciuto di più. E' una terra bellissima, ricchissima di storia, arte, architettura. Del resto non potrebbe essere diversamente, adagiata nel punto d'incontro tra Asia ed Europa e tra tre mari (Egeo, Marmara e Nero), per secoli la Turchia è stata culla di numerose civiltà, meta di grandi trasmigrazioni di popoli, crocevia delicato su cui si sono estesi grandi imperi, da quelli di Dario e Serse a quello di Alessandro Magno, dall'impero romano a quelli bizantino e ottomano. Oltretutto il suo vasto territorio offre anche belle escursioni naturalistiche e un bellissimo mare.
Siamo atterrati con l'aereo a
Istanbul per cui la nostra prima tappa del viaggio ha avuto inizio proprio con la visita di Istanbul, splendida città in un sito di importanza strategica, punto di incontro tra Oriente e Occidente, oggi uniti dal ponte sul Bosforo. La città è quanto mai affascinate perché conserva numerose testimonianze delle civiltà che si sono succedute nel corso dei secoli: la maestosità di S. Sofia ricorda la gloria di Bisanzio, mentre dall'Oriente Istanbul ha ricevuto moschee, hamam, palazzi, e la vivace animazione, gli odori e il fermento dei suoi bazar e dei suoi vicoli.
Tabella di marcia
Anno: 1996
Durata: 21 gg
Periodo: agosto
Tappe
Istanbul
Cappadocia
Kayseri
Nevsehir - Kaymakli
valle di Goreme
Uchisar
Zelve
Peribacalari Vadisi
Sulttanhanii
valle di Peristema
Costa mediterranea
Anamur
Capo Gelidonia
Olympos
Demre
Costa della Ionia
Kaunos
Efeso
Samsun Dagi
A Istanbul abbiamo dedicato tre giorni e, prima di lasciare la città, abbiamo noleggiato un'auto per raggiungere le tappe successive del viaggio, guidando con prudenza sempre nelle ore del giorno, data la fama dei camionisti turchi e la scarsa illuminazione delle strade (più volte completamente assente).
Da Istanbul ci siamo diretti in
Cappadocia, regione annoverata tra le meraviglie del mondo per i paesaggi naturali scolpiti dalle eruzioni degli antichi vulcani e dagli agenti atmosferici, gli insediamenti rupestri e i tesori di arte bizantina. In Cappadocia abbiamo visitato
Kayseri, il territorio di
Urgup con la
Peribacalari Vadisi (valle dei camini delle fate), il villaggio rupestre di
Zelve, il territorio di
Nevsehir con le città sotterranee di
Kaymakli e
Derinkuyu, la
valle di Goreme, la
valle di Peristema, il caravanserraglio di
Sultanhani. La Cappadocia offre ovunque un paesaggio surreale e fiabesco, veramente spettacolare, che ci ha continuamente stupito e meravigliato, di più non saprei cosa dire. Anche solo la visita di questa regione giustifica un viaggio in Turchia.
Dalla Cappadocia siamo ripartiti per dirigerci verso la costa in cerca, oltre che dei tesori delle civiltà provenienti dal mondo cretese-miceneo prima e da quello ellenico poi, di un po' di completo relax al mare.
Abbiamo attraversato in auto le catene montuose del
Tauro che separano la Cappadocia dalla costa, con bei panorami e paesaggi da gustare, e siamo approdati sulla costa ad
Anamur, cittadina che non offre particolari attrattive e nella quale il gran caldo ci ha scoraggiato un soggiorno più prolungato.
Da Anamur ci siamo poi diretti verso la regione di
Capo Gelidonia, dove abbiamo trovato alloggio nel bel parco naturale di
Olympos, proprio sul mare. Il luogo dove un tempo sorgeva l'antica Olympos è di grande interesse ambientale: un canale che sbocca in una tranquilla caletta, orlata da una spiaggia sassosa e circondata da un vasto acquitrino, ove tra canneti e piante palustri emergono le rovine dell'antica città. Il soggiorno a Olympos ci è piaciuto molto; relax, calma, bel mare sono all'ordine del giorno. Il parco naturale ha solo due piccole pensioni e per il resto aree con capanni in legno per i campeggiatori. La vista delle rovine faceva parte del percorso quotidiano di accesso al mare.
Il soggiorno al mare ad Olimpos è stato molto piacevole ed anche strategico; Olimpos è stata la nostra base per visitare le tombe rupestri e il teatro di
Demre e altre belle spiagge nelle vicinanze.
Da Olympos siamo poi ripartiti seguendo la strada costiera, verso
Kaunos per visitare l'area di grande interesse paesaggistico e archeologico, con le rovine situate in un ambiente palustre circondato da scoscese scogliere.
Penultima tappa del viaggio
Efeso, l'antica città situata in un sito di grande bellezza in fondo a una baia naturalmente protetta alla foce del
Kaystros, in cui abbiamo terminato i nostri giorni di vacanza rilassandoci nelle belle spiagge ghiaiose del parco. Nei pressi di Efeso, sulla penisola di Dilek, c'è il
Parco Nazionale di Samsun Dagi (
Dilek Milli Parki), dove è stata creata una riserva zoologica con specie protette come orsi, lupi e cinghiali. In quest'oasi di pace si trova anche una delle più belle spiagge della zona,
Kavalki Burnu.
Dopo gli ultimi bagni di sole di mare siamo ritornati verso
Istanbul dove abbiamo riconsegnato l'auto e trascorso l'ultimo giorno di vacanza. Poi siamo ripartiti con l'aereo e anche questa vacanza è finita.