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AFGHANISTAN di Giuseppe Bosio

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Viaggio in Afghanistan

MERCOLEDI 18 AGOSTO 2004
Si passa il tempo oziando tra le yurte. E' una giornata di riposo che si trascorre scattando foto e facendo interviste ai locali. Il cielo rimane coperto per tutta la giornata e soffia un vento piuttosto freddo. Si è diffusa la voce che ho dei medicinali e tutti vengo per farsi medicare e curare. Mi sento un medico. Eseguo terapie solamente nei casi in cui non ho il minimo dubbio oppure applico medicazioni esterne. Non somministro nessun tipo di antibiotico. Passiamo lunghe ore in conversazione col capo e mentre gli uomini si dedicano a tale attività con noi le donne procedono nelle loro molteplici incombenze: dalla lavorazione del latte, alle cure dei bambini, alla preparazione dei pasti, al confezionamento dei vestiti. La tenda del capo è la più grande e la più ricca di suppellettili all'interno. Un focolare centrale provvede a mitigare la temperatura del locale. Sulle pareti fanno bella mostra molti rotoli di tappeti che appoggiano su tutta una serie di valigie metalliche. Un orologio in plastica scandisce le ore ed ogni volta tutti i presenti controllano con quello al polso. Da una piccola culla ricoperta di una spesso telo colorato esce il gemito di un piccolo nato da pochi mesi. E' già stato sottoposto alle mie cure ieri per una piccola ferita al glutei. E' un via vai di persone, prevalentemente uomini, che incuriositi vengono a vedere gli stranieri. Siamo la novità del momento. In questo ultimo anno non è passato nessun forestiero. Alla sera ci richiudiamo abbastanza presto nel nostro ricovero poiché la temperatura cala rapidamente. Ci accendono anche una rudimentale stufa in ghisa per riscaldare un po' l'ambiente. Si cena come al solito a base di riso.

GIOVEDI 19 AGOSTO 2004
Oggi sostiamo al villaggio kirghiso e spendiamo la giornata per visitare i vicini campi dove ci sono altri gruppi. Partiamo di prima mattina. Subito fuori dal villaggio, nell'attraversamento di un guado, vengo letteralmente disarcionato dal mio cavallo. La mia prima preoccupazione è stata di sfilare i piedi dalle staffe. Cadendo picchio con la schiena su di un sasso. Mi alzo dolorante e per un po' preferisco non cavalcare. Procedo a piedi. Dedichiamo la giornata alla visita dell'insediamento e poi rientriamo costeggiando il lago di Chaqmaqtin. Alla sera il solito menu a base di riso. Abbiamo anche due ospiti afgani che sono saliti in queste zone per promuovere la prossima campagna elettorale a favore del candidato Karzai. Come al solito si cena alle 20.00. Una grande tovaglia sudicia serve per posare i viveri. Unica variante per noi occidentali alcuni cucchiai che servono per attingere il riso dall'unico piatto. Per tutti gli altri niente posate ed il cibo viene portato alla bocca con le mani. Alle 22.00 si spegne la lanterna e buona notte.

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Dati del viaggio

Viaggio in Afghanistan

Periodo: Dal 30 luglio 2004 all'11 settembre 2004

Destinazione: Afghanistan

Partecipanti: Giuseppe Bosio, Daniela Roso e Gianni Pedrini

Passaporto turistico

Giuseppe Bosio

Vive a Bassano del Grappa dividendo il suo tempo fra innumerevoli attività sportive e culturali. Lasciato alle spalle il ruolo di dirigente industriale, con la stessa perizia dedicata al lavoro, ha iniziato ad organizzare questo viaggio a coronamento di un'idea che perseguiva da tempo. Viaggiatore da sempre, è stato anche accompagnatore di gruppi un pò in tutto il mondo: di lui si dice che è più facile trovarlo in un aereoporto o in cima ad una montagna piuttosto che a casa.
Socio CAI presso la sezione di Bassano del Grappa, appassionato di montagna ha effettuato numerosi trekking in Himalaya e in Sud America nelle Ande, ha scalato i vulcani Popocatepetl, ed Ixtaciuatl in Messico. Con gli sci ai piedi ha raggiunto moltissime cime delle Alpi (dalle Dolomiti alle Alpi Occidentali), il monte Ararat e le principali cime dell' Atlante in Marocco.
Ha effettuato parecchi viaggi nelle Americhe: Stati Uniti, Messico, Guatemala, Bolivia, Perù... In Africa ha visitato: Ruanda, Kenia, Tanzania, Namibia, Mali, tutti i paesi del Nord Africa ed ha attraversato il deserto del Sahara. In Asia ha attraversato India, Indonesia, Tibet, Cina, Pakistan, Nuova Guinea, Borneo.
Amante della vela, ha navigato per parecchi mesi lungo le coste della ex Iugoslavia. Appassionato di fotografia dispone di un ricco archivio di immagini raccolte durante i viaggi. Ricerca nei suoi viaggi il contatto con la gente ed è affascinato dalle culture degli altri popoli in particolar modo del mondo orientale.

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