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PARIGI di Paolo Galgani

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Centre Pompidou - Arch. Renzo Piano - Pl. Georges Pompidou: prospetto principale

Il paradiso dell'architettura moderna

c) PARIGI OVEST (LA DEFENSE)

1c) La Grande Arche - Arch. Otto Von Spreckelsen (1989)
La Grande Arche, del danese Johan Otto Von Spreckelsen, inaugurata nel 1989 in occasione della celebrazione del bicentenario della Rivoluzione francese rappresentano il più audace monumento che la Francia abbia eretto negli ultimi 20 anni. Essa è emblema di un assetto urbanistico retto sull'infilata monumentale Louvre-Concorde-Place de l'étoile, che con questo nuovo ampliamento (la Defense) viene allungato di quattro chilometri. La Grande Arche ha solamente lo scopo di segno a scala urbana e rappresenta un confronto tra passato e futuro (arco squadrato, moderno, contro arco di trionfo, antico). Talmente complessa e costosa la sua realizzazione che, il povero architetto, avendo probabilmente inventato qualcosa di troppo grande per lui e avendone ormai perso il controllo, ne morì di crepacuore prima del termine della sua costruzione. Dal punto di vista architettonico è tutto troppo fuori scala e troppo sproporzionato rispetto alle dimensioni umane. Notevoli architettonicamente e soprattutto dal punto di vista tecnologico le tensostrutture realizzate per coprirne la base

2c) Collines de L'Arche - Arch. Jean Pierre Buffi (1990)
Vedi Passage de L'Arche. Realizzate sulla scia del successo della Grande Arche, alla sua destra e alla sua sinistra, dall'ottimo architetto francese. Hanno in comune funzione (centri direzionali), tipologia (una galleria che taglia perpendicolarmente delle stecche a pianta rettangolare), la tecnologia (acciaio, vetro e facciate ventilate), materiale di rivestimento (pannelli opachi marroni e vetrate continue a specchio).

3c) Triangle de L'Arche - Arch. Valode e Pistre (2001)

4c) Le Palatin - Arch. Turner e Arte Charpentier (2001)
Collegate alle Collines de L'Arche attraverso un bellissimo ponte pedonale strallato, sono la versione aggiornata anni 2000 di quest'ultima. Acciaio e vetro abbondante, facciate ventilate con pannelli metallici opachi. Rispetto alla precedente c'è qui un uso di angoli acuti e superfici curve. Molto bella la soluzione delle scale di sicurezza realizzate nel termine ad angolo dell'edificio.

5c) Sequioia SFR - Arch. Andrault e Parat (2001)
Torre di grande effetto soprattutto per la sua forma originale ed asimmetrica. Per il resto niente di nuovo. Tra qualche anno avrà di fronte una grande concorrente: il "Phare" dello studio Morphosis, meravigliosa almeno a guradare i disegni pubblicati sul sito della Defense.

6c) Tour T1 - Arch. Valode e Pistre (2007)
Ancora in via di realizzazione. Sinuosa, asimmetrica, originale. Una delle sorprese più piacevoli della Defense. Anch'essa verrà presto oscurata dal gioiello dei Morphosis.

7c) CNIT - Arch. Andrault e Parat (1958)
La vecchia struttura a vela in cemento armato degli anni 50 svuotata e "riarredata" dai due architetti, di casa alla Defense, verso la metà degli anni 90. Si presenta come un centro commerciale-direzionale che, invece di una galleria lunga e stretta, ha uno spazio comune circolare su cui affacciano tutte le funzioni.

8c) Passage de L'Arche - Arch. Jean Pierre Buffi (1990)
Vedi Collines de L'Arche. Realizzate sulla scia del successo della Grande Arche, alla sua destra e alla sua sinistra, dall'ottimo architetto francese. Hanno in comune funzione (centri direzionali), tipologia (una galleria che taglia perpendicolarmente delle stecche a pianta rettangolare), la tecnologia (acciaio, vetro e facciate ventilate), materiale di rivestimento (pannelli opachi marroni e vetrate continue a specchio).

9c) Le Collines de la Defense - Arch. Chaux e Morel (1992)
Complesso commerciale, direzionale e del tempo libero realizzato accanto alla Grand'Arche. Unico spunto di valore è il Dome: sala cinematografica a forma di sfera dove si proiettano film in 3D e da cui è stata tratta l'ispirazione del più bello e famoso Geodè realizzato alla Villette.

10c) KPMG - Arch. Andrault e Ayoub (1997)
Realizzato nel periodo in cui era di moda, nell'architettura francese, la facciata continua finto-granito e i vetri a specchio. Per il resto niente di più per questo piccolo edifico direzionale. Molto più interessante la scultura realizzata proprio davanti al suo ingresso.

11c) La Pacific - Arch. Kisho Kurokawa (1992)
Vedi Kupka. Divise da una passerella pedonale che scavalca una strada a scorrimento veloce. Hanno in comune anno di costruzione, tipologia, aspetto, materiali usati. Niente di che.

12c) Tour Societe Generale - Arch. Andrault e Parat (1995)
E'uno degli edifici meno pubblicizzati, ma probabilmente di maggior effetto tra tutti quelli visti a Parigi. Acciaio e vetri specchiati classici, ma molto accattivante e originale come forma: 2 altissime torri a base semicircolare che si fronteggiano. Veramente notevoli!

13c) Tour Granite - Arch. Christian De Portzamparc (2008)
La super pubblicizzata torre di Portzamparc fà bella mostra di sè anche se ancora il cantiere non è completato. Dal punto di vista architettonico si configura come un tronco di cono asimmetrico rivestito da pannelli opachi a diversi colori interrotti di tanto in tanto da finestrature.
All'ingresso del cantiere di questa torre ho visto quanta paranoia ci sia in giro per il mondo a causa del fantomatico terrorismo: uomini armati di tutto punto perquisivano qualunque autoveicolo (camion piuttosto che furgoncini di ditte fornitrici) aiutati da cani antiesplosivo!!!!

14c) Espace 21 - Arch. Pablo Castro (1994)
Si sviluppa planimetricamente con una forma amorfa caratterizzata da tre corti circolari molto originali e tutte diverse tra loro. Particolare il grande terrazzo retrostante con vista sulla Grande Arche.

15c) Kupka - Arch. Andrault e Parat (1992)
Vedi La Pacific. Divise da una passerella pedonale che scavalca una strada a scorrimento veloce. Hanno in comune anno di costruzione, tipologia, aspetto, materiali usati. Niente di che.

16c) Notre Dame de Pentecote - Arch. Franck Hammoutene (2000)
La prima cosa che appare uscendo dalla RER sulla spianata. E' molto difficile riuscire, per chi non lo sa, che quella che vede è una chiesa. Quest'anno ho usato la socera come cavia (è molto esperta di chiese!) e devo dire che ci ha impiegato un po' a capirlo. E comunque non voleva crederci.

17c) Tour EDF - Arch. I. Ming Pei (2001)
Bellissima. Il grande Pei non si smentisce mai! Forma sinuosa e affusolata. L'ingresso tagliato e la pensilina curva le danno una caratteristica unica. Una delle cose più belle presento nella spianata.

18c) Tour Opus 21 - Arch. Vadode e Pistre (2004)
Quattro anni fa appariva come uno scheletro in acciaio vecchio e spoglio. Oggi appare come una torre moderna. Molto belli gli angoli arrotondati realizzati con le facciate in vetro azzurrato.

19c) Coeur Defense - Arch. Jean Paul Viguier (2001)
La prima volta che la vidi, sulle riviste di settore, non mi fece una buone impressione, anzi. Visitandola di persona, invece, appare sotto tutta un'altra veste: la torre che termina con 2 lati curvi ed asimmetrici su una base che riprende lo stesso motivo dei lati curvi. Il bianco dominante (pannelli e breil-soleil) rendono questo edificio particolarmente elegante e soprattutto unico nel panorama.

20c) Tour Areva - Arch. SOM (1974)
Nonostante gli anni il monolite nero dello studio Americano ha ancora, intatto, il suo fascino.

21c) Tour Total - Arch. Saubot e Jullien (1985)
Una delle torri più veccie, ma anche una delle più belle. I due non si sono più ripetuti.

22c) Tour Exaltis - Arquitectnica (2006)
Speravo di trovarmi di fronte a qualcosa di più originale vista la firma dello studio di Miami che ha realizzato spettacolari grattacieli negli States. Probabilmente gli Arquitectonica hanno fornito una semplice consulenza a qualche studio francese. La Torre è piccola e piuttosto banale.

23c) Tour CBX Dexia - Arch. Kohn, Pedersen e Fox (2005)
Vale lo stesso della torre precedente. Studio mitico, da loro mi aspettavo di più che non il semplice compitino. L'edificio è piuttosto banale (torre in cemento, acciaio e vetro a specchio) se non fosse per la forma planimetrica triangolare che gli dà una configurazione ben precisa in mezzo al nugolo di grattacieli tutt'intorno.

Conclusioni

Non visitati per mancanza di tempo:
* tutte le altre opere parigine di Architecture studio, M. Fuksas e C. De Portzamparc.
* Tadao Ando all' Unesco.
* Renzo Piano vicino alla Villette.
* Campus universitario a Marne La Vallee.
* Cattedrale D'Evry di Mario Botta.
* Alcuni interventi residenziali in periferia.
* Hotel Industrielle di Perrault.
* meglio i quartieri Tolbiac, Massena e Austerliz.
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