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PARIGI di Paolo Galgani

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Centre Pompidou - Arch. Renzo Piano - Pl. Georges Pompidou: prospetto principale

Il paradiso dell'architettura moderna

"Non si torna mai in un luogo dove si è già stati - mi diceva mia moglie - il rischio è di rimanere delusi". Ma la voglia era troppa e poi dovevamo accompagnare la
suocera, glielo avevamo promesso e noi eravamo la sua ultima speranza di visitare la Ville Lumiere.

Un passo indietro: eravamo stati a Parigi in occasione del nostro primo viaggio nelle capitali europee 4 anni fà nel 2003. Di quella vacanza avevo ricordi straordinari: la megalopoli ordinata, pulita ("non come Roma o Napoli!" dicevo), l'architettura antica e moderna faticosamente studiata sui libri negli esami all'università e mai vista dal vero, l'atmosfera romantica di Parigi (una leggenda ormai). Oggi no, una vera delusione: Parigi è sporca e caotica, i suoi abitanti oltre ad essere degli emeriti stronzi (questo anche 4 anni fà) sono oltremodo schizzati e stressati. L'unica cose che mi ha rincuorato è stata la magnifica, straordinaria, eccezionale presenza di architettura moderna che tappezza letteralmente la città e di cui vi parlerò in una sezione, appositamente realizzata, di questo diario.
Vi premetto che ho visitato e vi parlerò di una piccolissima parte di quello che mi ero prefissato alla vigilia. Purtroppo per visitare tutto occorre almeno un mese pieno ed io avevo una sola settimana.

Trasporto e logistica
Il viaggio è durato 6 giorni dal 22 agosto 2007 al 27 agosto 2007.
La truppa questa volta era composta da: moglie, socera (alla Funari per intenderci!) ed io.
Abbiamo raggiunto la città con un volo Easy jet (ottima) da Roma Ciampino a Parigi Orly il quale è molto meglio di Charles De Grulle soprattutto per raggiungere il centro della città.

L'albergo in cui abbiamo alloggiato è stato il "Timhotel Italiè" nel 13° arr. in Rue Barrault 22. Per muoverci all'interno della città abbiamo fatto la Paris Visite abbonamento di 5 giorni piuttosto caro (27,20 euro), ma molto comodo soprattutto se ci si sposta molto.

Diario
Il diario si divide in due parti significative:

- la prima è il classico diario di Parigi con le cose visitate le sensazioni avute, i problemi incontrati.
- la seconda è semplicemente un resoconto delle architetture moderne visitate. Un arido e banale racconto di architetture muri, cemento armato, vetro, acciaio, colori, architetti, sensazioni, dubbi e critiche. Proprio come piace a me. Chi è romantico e ama la ville lumiere può tranquillamente fermarsi alla prima, chi è esaurito o è, più semplicemente, un architetto, può proseguire senza paura anche alla seconda. Buona lettura.

PS: la seconda parte è corredata anche degli indirizzi degli edifici visitati, sperando che questo aiuto sia di incentivo a visitare anche splendide opere di architettura moderna nel vostro prossimo viaggio a Parigi.

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