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PARIGI di Paolo Galgani

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Centre Pompidou - Arch. Renzo Piano - Pl. Georges Pompidou: prospetto principale

Il paradiso dell'architettura moderna

Venerdi 24 agosto
Il tempo non è cambiato, ancora nuvoloso con qualche scroscio di acqua di tanto in tanto. La meta della mattina è il Louvre. Il percorso, all'interno del museo, è quello già sperimentato quattro anni fà. Un giro alle sale con i reperti antichi (egizi, greci, etruschi, romani) con particolare interesse alla Venere di Milo e alla Nike di Samotracia le due star di questa ala del museo. Poi un attento passaggio alla pinacoteca della pittura italiana: Caravaggio, Raffaello, Leonardo, Cimabue, Tiziano, Mantenga, Paolo Uccello, Guido Reni, Antonello da Messina, il Ghirlandaio, Perugino e, soprattutto, uno dei miei preferiti, l'Arcimboldo, con le magnifiche quattro stagioni che io preferisco alla più famosa Gioconda. Quest'ultima, rispetto alla visita di quattro anni fa, è stata spostata in una stanza più grande e comoda, ma è, comunque, difficilmente fruibile a causa delle centinaia di turisti che le si accalcano davanti. Passiamo quindi alle sale dei maestri fiamminghi e Olandesi (Rembrandt, Rubens e Vermeer) e alle sale della pittura francese dell'800 (David, Delacroix, Ingres). Molto belle anche le due corti coperte da Pei dove sono esposte le sculture ed infine non poteva mancare la visita ai magnifici appartamenti di Napoleone III. Questo "mordi e fuggi" del Louvre è costato abbondantemente la mattinata e, allora, decidiamo, prima di proseguire per le prossime mete, di pranzare.

Il pomeriggio è finalmente dedicato all'architettura moderna. Prendiamo il bus dal centro in direzione Parc Citroen. Arrivati alla Tour Montparnasse scendiamo e ci dirigiamo a piedi verso una delle mete inedite del nostro viaggio: la Chiesa di Notre - Dame de L'Arche D'Alliance di Architecture Studio. Passato un buon quarto d'ora a spiegare alla socera che non la stavamo prendendo in giro e quella era veramente una chiesa con tanto di parroco e fedeli, la visitiamo con mio grande interesse. Riprendiamo la strada per il nostro parco con un nuovo bus che ci porta sul lungo Senna proprio di fronte alla ex sede Canal Plus di Richard Meier, da lì proseguiamo per rue Cauchy in direzione del parco. Il tempo si mantiene uggioso, anche se dall'uscita dal Louvre non è più piovuto. Sarà forse per questo o per il giorno feriale che di persone i giro ve ne sono molto poche. Il parco Citroen è, nonostante tutto, molto particolare e suggestivo, mentre la visita all'edificio residenziale progettato da Michel Kagan, posto all'ingresso sud del parco, è, a dir poco, deludente. Decidiamo, allora, di prendere, nella vicina fermata sotto la sede di France Television, la Rer che, velocemente (due fermate), ci porta alla Tour Eiffel per l'immensa felicità della socera. La fermata di fronte alla torre si prolunga per molto, praticamente fino a sera in attesa dell'accensione dell'illuminazione artificiale che fa brillare il colosso di acciaio come un albero di natale. Sono ormai le 21,00 e, allora, prendiamola strada della metro. La nostra giornata, molto piena e faticosa volge al termine.

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