BASSANO DEL GRAPPA E BORGORICCO di Paolo Galgani

Io e Anto c'eravamo ripromessi da tempo di visitare la 10° Biennale di architettura a Venezia (di cui vi parlerò ampiamente in una prossima avventura).
In occasione della gita organizziamo, allora, una serie di escursioni collaterali. Una di queste ci ha portato nell'entroterra veneto, province di Padova e Vicenza, a visitare due architetture tanto importanti quanto diverse in termini di committenza, architetti, retroterra culturale e risultato:
• Il municipio di Borgoricco (PD) di Aldo Rossi.
• Le ''Bolle'' nella fabbrica della Grappa Nardini a Bassano del Grappa (VI) di Massimiliano Fuksas.

IL MUNICIPIO DI BORGORICCO (PD) DI ALDO ROSSI

Come raggiungerlo: Dall'uscita autostradale Padova est, prendendo la Variante ''Statale del santo'' (Padova - Castelfranco), uscita a Borgoricco - San Michele, girare a destra, proseguire per circa 2 km, dopo il semaforo prendere la seconda laterale a sinistra; la sede municipale è sulla destra.
Il territorio: Borgoricco è un comune della provincia di Padova. Caratteristica del territorio di questo comune è la suddivisione regolare: le strade diritte e lunghe si intersecano disegnando una scacchiera che , nonostante il trascorrere di secoli, ha mantenuto l'originalità romana del famoso ''graticolato''. Il terreno veniva diviso in ''centurie'', quadrati di circa 710 metri di lato, da ripartire in poderi destinati ai coloni e Borgoricco è nel cuore della zona centuriata a nord-est di Padova, il cui tracciato è perfettamente conservato.
Il progetto: A metà degli anni 80 viene affidato ad Aldo Rossi l'incarico di un piano particolareggiato in modo da inserire correttamente nel territorio centuriato la nuova sede municipale.

L'edificio si innesta perfettamente nella maglia ortogonale del territorio. Esso, riprendendo la struttura tipica della villa veneta, si articola in un corpo centrale e due ali di servizio formando una piccola piazza chiusa su tre lati dal porticato ed aperta sul quarto verso l'ambiente circostante. In esso si svolgono differenti funzioni: uffici, sala consiliare, biblioteca, museo.
L'edificio è stato completato postumo dai collaboratori dell'architetto ed inaugurato nel marzo del 2003
Giudizio: Comunque la si pensi sull'architetto (ed io non impazzisco per le sue opere anche se ne apprezzo il pensiero di teorico ) non si può non apprezzare la chiarezza compositiva dell'opera che ad ogni funzione fà corrispondere un volume tipico della storia dell'architettura (torre, portico, cilindro etc.). Rappresenta il testamento architettonico di Aldo Rossi e vale la pena di un viaggio.

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