PARIGI di Paolo Galgani

Lunedi 27 agosto
L'aereo parte alle 18,30 e allora ne approfittiamo per sfruttare anche l'ultimo scampolo di giornata. Sgombrata la stanza e messe le valigie nel deposito dell'Hotel ci avviamo verso la metro. Con nostro grande rammarico ci accorgiamo solo ora che i cinque giorni dell'abbonamento sono scaduti e i tornelli della metro non si aprono. Non abbiamo, però, né voglia, né intenzione di spendere altri soldi per i biglietti: i francesi ci hanno succhiato anche troppi euri! Decidiamo allora di aggirare il problema: ci dirigiamo a Place D'Italiè dove prendiamo un bus che ci porta proprio dove volevamo andare e cioè alla Biblioteca di Francia e ai quartieri Austerlitz e Massena. Scendiamo proprio alla fermata di fronte al nuovo edificio "Accor" di N. Foster e, dopo un breve giro tra gli isolati del quartiere ci dirigiamo verso la Biblioteca di Dominique Perrault, spendida sotto il sole abbagliante di fine agosto. Purtroppo non troviamo il modo per entrare all'interno (occorre una tessera che noi non abbiamo non essendo frequentatori della biblioteca). Con nostro rammarico ci dirigiamo verso una delle ultime mete del viaggio: il quartiere di Bercy e la sua star architettonica, l'ex-American Center di Gerhy.

Per raggiungerlo utilizziamo la nuova passerella pedonale dell'architetto austriaco Dietmar Feichtinger: una splendida "onda" in acciaio e legno che attraversa il fiume collegando le due sponde, la piazza della biblioteca di Francia e l'ingresso del parco di Bercy. Il parco alle 9,00 di mattina è praticamente deserto, all'opera solo i soliti giardinieri che si prendono cura della copertura in erba del palazzotto di Bercy. L'edificio di Gerhy dopo una ristrutturazione durata qualche anno ha riaperto al pubblico con la sua nuova funzione: museo della cinematografia francese. Ammiriamo l'opera dall'esterno (l'ultima volta era completamente circondata dalle impalcature del cantiere), ma, nonostante si organizzino visite guidate all'interno, decidiamo di non approfittarne, sia per il poco tempo a disposizione, sia per la mancanza di interesse verso il cinema francese. Proseguiamo la visita del quartiere di Bercy fino al limite del bouleverd peripherique dove sono realizzati il centro Zeus e la famosa multisala di Valode e Pistre che, all'epoca della sua realizzazione era la più grande d'europa con ben 14 sale. Vorremmo proseguire anche perché oltre il boulevard, a meno di un km da qui, c'è il centro commerciale di Renzo Piano, ma come si dice in queste occasioni il tempo è tiranno ed allora con il solito bus ci trasferiamo in centro per pranzare e tornati all'albergo riprendiamo le nostre valige per raggiungere il vicino aeroporto di Orly. Alle 18,30 in punto salutiamo, con grande tristezza, Parigi, mentre il nostro aereo decolla alla volta di Roma.

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