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MONACO di Paolo Galgani

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Bmw-welt: l'esterno

Capodanno a Monaco di Baviera

Giovedì 03/01
Oggi è l'ultimo giorno di vacanza (sigh!!). Ci alziamo di buon ora e, dopo la nostra ultima colazione allo Schweiz, facciamo i bagagli e li consegniamo al portiere che, gentilmente, ce li tiene nel retro della reception (probabilmente lo faranno in tutti gli alberghi di tutte le città del mondo, ma a noi sembra sempre un atto di gentilezza non dovuto e quindi piacevole!). Per le ultime escursioni della vacanza dobbiamo fare un rewind del primo giorno. Il bellissimo bmw-welt era chiuso il 31 e l'1. Decidiamo di tornarci per visitarlo dall'interno. Riprendiamo, dall'Hbf, la U2 fino a Scheidplatz poi di nuovo al volo la U3 fino ad Olympia-zentrum.

Finalmente è aperto, entriamo dalla pensilina sopraelevata, la vista è magnifica sull'esposizione delle novità della casa tedesca, sui prototipi a motore elettrico e a idrogeno, sul magnifico bolide di formula 1. Passiamo dal ristorante panoramico sopraelevato e arriviamo al settore delle moto (meno interessante). In questa sezione ci sono degli enormi pannelli touch-screen attraverso i quali navigare su internet. Scendiamo al piano terra dove visitiamo il negozio di merchandiser della bmw (inavvicinabile come prezzi!!) con delle interessanti mountain-bike in fibra di carbonio da 2000 euro in su. Sono ormai le 11,00 e dopo l'abbuffata bmw usciamo per raggiungere il centro. Qui il solito girovagare senza meta ci porta prima al virtualien-markt brulicante di persone, poi alla jakobsplatz dove sono stati da poco ricostruiti (dopo 50 anni!) la sinagoga e il museo ebraico dagli arch. Lorch + Hirsch e, infine, sulla Herrnstrasse per vedere il palazzo per uffici di Herzog & De Meuron. Il pranzo dal solito ''Silvestro'' e poi di corsa all'albergo a recuperare le nostre cose. Alle 15, con largo anticipo, siamo all'aeroporto.

Sbrigate le pratiche del Check-in (veramente efficiente la Condor) passiamo il tempo visitando l'immenso hub progettato dal Helmut Jahn (quello del Sony Center di Berlino per intenderci) con la nuova corte che unisce i due terminal dove, tra l'altro è esposto un vagone della costruenda linea a lievitazione magnetica che tra qualche anno unirà l'aeroporto e la città in 10 minuti contro i 40 attuali e dove l'architetto ha realizzato il futuristico Hotel Kempiski.
Alle 18 imbarco sull'aereo che, dopo una ventina di minuti, decolla. Monaco ci saluta con una bellissima sorpresa: dall'aereo passiamo sopra all'Allianz Arena illuminata di rosso magnifica visione nella notte tedesca.
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