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MONACO di Paolo Galgani

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Bmw-welt: l'esterno

Capodanno a Monaco di Baviera

Martedì 01/01
Nonostante le poche ore di sonno ci svegliamo di buon ora, una buona colazione (devo dire che nello Schweiz, oltre ad una colazione ottima, ho trovato il miglior caffè espresso di tutti gli alberghi finora visitati). Usciamo, l'atmosfera è quella del day-after: bottiglie e resti di bengala e botti dappertutto e nemmeno un anima in giro.

Da svitato quale sono, dedico la mattina alla visita di un paio di opere di architettura moderna che ai più non diranno nulla, ma a me interessano molto: la sede Swisse-Re di Bothe, Richter e Teherani e il centro direzionale Betastrasse di MVRDV. Il problema è che questi edifici si trovano in estrema periferia, praticamente fuori da Monaco. Allora prendiamo la S8 fino a Unterfohring. In mezzora arriviamo sul posto, l'atmosfera è spettrale, freddo pungente (sono le 10,00 di mattina), neve dappertutto e non c'è un disgraziato in giro (mi domando come faccia mia moglie, che non è neppure interessata a quello che io vado a vedere, a seguirmi: penso che proporrò per lei la domanda di beatificazione!). Durante l'escursione incontriamo solamente due poveracci che portavano fuori il cane a fare pipì e che avranno avuto molta compassione per noi (mai come 2 anni fà, quando, il primo di gennaio alle 9,00 di mattina, nella sperduta periferia di Vienna, ci fermò una macchina di sordomuti belgi per chiedere informazioni circa un indirizzo).

Finita la visita ai due edifici che personalmente ho apprezzato molto (soprattutto il particolare centro direzionale dello studio olandese formato da nove palazzine a forma di parallelepipedo tutte diverse tra loro per dimensioni, materiali e probabilmente anche funzione) rientriamo con lo stesso mezzo fino a Marienplatz da cui prendiamo la U6 fino all'Università per visitare il quartiere di Schwabing, con l'accademia di belle arti (e soprattutto il particolarissimo ampliamento dello studio viennese Coop himmelbau che adoro) e la sede centrale dell'università sulla Ludwigstraße che fù il luogo della prima e unica protesta tedesca contro il nazismo da parte della ''rosa bianca'' (mi sarebbe piaciuto proprio vedere il luogo della protesta e il monumento dedicato ai fratelli Scholl, ma purtroppo è tutto chiuso).

L'escursione continua nella zona del Siemens-forum di Richard Meier, e poi verso la zona dei musei che troviamo aperti con nostro sommo piacere.
Della Pinakothek der Moderne visitiamo solamente l'edificio realizzato nel 2005 dall'Arch. Stephen Braunfels (qui si svolgeva una mostra di arte contemporanea sinceramente poco interessante). Uscendo troviamo di fronte a noi un particolare edificio tutto colorato ancora in costruzione. Subito la mente ritorna a Berlino, alla coloratissima stazione di polizia realizzata alle spalle del Reichstag dalla coppia Sauerbruch & Hutton. Ci avviciniamo e ci appare il cartellone dei lavori ''Museum Sammmlung Brandhorst'' ''Arch. Sauerbruch & Hutton''. Che occhio ragazzi!!! In pratica questo museo, di cui sinceramente ignoravo l'esistenza, racchiude una ricca collezione di arte moderna e contemporanea di questi Brandhorst una ricca famiglia bavarese di mecenati e collezionisti. L'edificio, quasi completato, è nello stile più classico dei due architetti tedeschi. Forme semplici e facciate rivestite con materiali moderni (alluminio , vetri o materie plastiche) e sempre coloratissime con le tonalità del rosso, del verde e del giallo.

Dopo questa gradita sorpresa passiamo alla vicina Neue Pinakothek, che saltiamo a piè pari, (abbiamo visitato qualche mese fa il museo D'Orsay e non c'è paragone al mondo per quello che riguarda l'arte dell'800). Più attenzione la riserviamo alla Alte Pinakothek con le sue collezioni di Raffaello, Giotto, Tiziano, Leonardo, Rembrandt e Rubens solo per citare i più famosi autori esposti nelle sue stanze che noi abbiamo avidamente visitato. All'uscita notiamo che ormai è rimasto poco tempo di luce e la fame è salita a dismisura. Una veloce passata alla Königsplatz con il Propilei copiato dall'omonimo Ateniese e i due edifici, la Glyptothek e la Staatliche Antikensammlung, a fare da cornice e poi veloci in centro per il pranzo.

Nel pomeriggio direzione Theresienwiefe, l'area dove ogni anno si svolge l'oktoberfeste, per visitare il quartiere compreso tra Theresienhohe, Radlkoferstrasse, Ganghoferstrasse, Heimeranstrasse e Bavaria-park costruito da zero dall'Arch. Otto Steidle (un intero quartiere costruito da un singolo architetto: il sogno di tutti noi architetti sfigati di provincia!).
La sera la passiamo bighellonando in giro per il centro tra la Marienplatz, il Tal, il Viktualienmarkt e la Karlplatz e i magazzini Funf Hofe. Verso le 9,00 torniamo all'albergo, domani ci attende la l'escursione a Salisburgo (di cui vi riferirò nel prossimo diario!!) e quindi un ennesima levataccia.

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