SPAGNA di Fabio Boccapianola

Arrivati finalmente al Centauro e ritirata la macchina (Ford Ka a 84 € per quattro giorni), decidiamo di cercare un internet point diverso dal solito. In auto ci dirigiamo in direzione lungo mare, dove pensiamo che forse sarà possibile trovarne qualcuno in più. Tuttavia non troviamo un parcheggio libero e siamo costretti a tornare indietro, sempre nella speranza di trovarne uno non troppo distante. Qui mi accorgo che le strade di Torrevieja sono poco ben organizzate, in quanto si presentano molto strette e con i due lati adibiti a parcheggio, così da risultare ancora più strette, tanto che, noi riusciamo in alcuni punti a passarci per un pelo! È una cosa che subito mi fa ricordare come l'autobus per Alicante abbia avuto non pochi problemi per districarsi in tali vie, considerato appunto che in alcune strade il parcheggio ''selvaggio'' ne ostruiva, ancora di più, il passaggio. Inoltre sono quasi tutte a senso unico e questo fa sì che noi decidiamo di tornare su Avenida cortales da cui eravamo partiti, per lasciare l'auto e spostarci a piedi.

Attraversiamo diversi incroci, i quali mi permettono di osservare come sia più facile e più celere attraversare sulle strisce pedonali rispetto a Milano. Qui è buona abitudine agevolare l'attraversamento nei luoghi ad esso adibiti.. Tuttavia sembra invece impossibile attraversare anche poco più lontani di un metro dalle strisce zebrate perché gli automobilisti locali sembrano non tollerare affatto tale comportamento e ciò li fa agitare notevolmente, tanto che alcuni non perdono occasione di ricordarti che le strisce pedonali sono collocate poco più in là.
All'interno delle vie si possono osservare molti piccoli esercizi commerciali, che nonostante presentino insegne come Carniceria (macelleria) all'interno vendono un po' di tutto come dei piccoli mini-market.

Dopo la breve sosta di 30 minuti all'internet point, ripercorriamo la stessa strada in senso opposto così questa volta la mia attenzione si rivolge ad un salon de juego (salone per il gioco d'azzardo). Qui sono molto diffusi, anche Valencia ed Alicante ne hanno parecchi.

Una caratteristica curiosa delle strade di Torrevieja è legata ai semafori i quali hanno un timer che indica i secondi rimasti al pedone per ultimare l'attraversamento.
Lungo il ritorno alla macchina mi accorgo che nella zona sono anche presenti alcuni ristoranti italiani e alcuni locali con specialità tipiche arabe (Kebab, Falafel), oltre alle classiche catene multinazionali di fast food (Mc donald's, KFC, Burger King, Pans ed altri). I primi portano alla luce i risvolti connessi all'immigrazione e i secondi quelli connessi alla globalizzazione.

Ecco che proprio nelle vicinanze della macchina mi accorgo di una specie di chioschetto che vende biglietti della lotteria il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza: è una cosa che ho già visto da quando sono qui, sembra un modo di raccogliere fondi, molto diffuso anche a Valencia, Murcia ed Alicante.
Un altro aspetto che rilevo lungo il tragitto è che i negozi di abbigliamento e di arredamento hanno ancora i cartelli dei saldi con indicato un prolungamento da luglio fino a settembre, forse per sfruttare meglio la moltitudine di persone presenti in città, visto il periodo di vacanza.

Sono disseminate quasi ovunque le cabine telefoniche e sono anche molto usate. Eppure vi sono prezzi molto vantaggiosi per l'acquisto di cellulari, non solo per l'IVA da corrispondere al 7% anziché al 20% come da noi, ma anche perché le compagnie telefoniche (movistar, vodafone, orange) offrono ai loro clienti i telefonini a prezzi competitivi. Anche i Personal Computer hanno prezzi vantaggiosi se si acquista contemporaneamente un abbonamento ADSL di una specifica compagnia telefonica.
Giunti finalmente all'auto ci rendiamo conto che la temperatura è salita parecchio, ora fa davvero caldo. Ci dirigiamo a casa.

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