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BARCELLONA di Fabio Boccapianola

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Sagrada Familia

Nel capoluogo catalano: tra cultura e modernità

Al Parc Guell, originale quanto tutte le opere di Gaudi, costruito con forme e materiali che sembrano ricordare un parco giochi, abbiamo potuto ammirare l'intero panorama di Barcellona, in quanto questo parco è costruito su di un piccolo rilievo.
Torniamo verso il centro seguendo calle verde: dove non incontriamo molti turisti, anche se la zona presenta molti esercizi commerciali etnici, internet point e ristoranti. Giunti su di un'ampia strada che ricorda la circonvallazione esterna di Milano ci dirigiamo verso la Torre Agbar, di Jean Nouvel simile alla torre progettata da Norman Foster che si può ammirare a Londra. Su questa strada incontriamo la Plaza de Toros di Barcellona, lo stile è arabeggiante, costruita con mattoni rossastri; le finestre sono bordate con piastrelle bianche e blu. Nei dintorni sono disseminati una moltitudine di manifesti che pubblicizzano la corrida di domani, domenica 2 settembre.

In serata andiamo a fare un giro al porto, dove ci rendiamo conto di quale sia stata l'entità della profonda ristrutturazione avvenuta a Barcellona, di cui tanto si parla. Architettonicamente si discosta un po' da quello che abbiamo visto finora, in quanto qui si percepisce maggiore modernità: c'è un grande centro commerciale con all'interno un cinema, molti negozi e punti di ristoro tra cui anche un buffet libre, molto tipico in Spagna.
Nella nostra lunga passeggiata di ritorno ci accorgiamo che sulla Rambla si festeggiano gli addii al nubilato, in quanto oggi, ma anche nei giorni futuri, abbiamo potuto assistere ad un corteo di donne urlanti ed entusiaste che armate di fischietti, cuori in cartone con foto della futura sposa, danno ulteriore folclore a questa famosissima via.

Corrida

Incuriosito dalla pratica della corrida convinco la mia compagna di viaggio ad acquistare due biglietti per lo ''spettacolo'' di oggi, 2 settembre.
Cerco di documentarmi su quale sia il posto migliore per non perdere nessun punto saliente dello ''spettacolo'': mi spiegano che la Plaza de Toros è divisa in due parti: la più cara, Sol (sole) e la più economica, Sombra (ombra). Apparentemente non mi sembra cambiare molto dal punto di vista della qualità, anche perché la corrida ha inizio alle 18, per cui il sole è già praticamente sparito. In realtà, scoprirò poi, che la divisione va al di là delle condizioni metereologiche. È una divisione tra il punto in cui si svolge la ''battaglia'', Sol e dove la si ammira da più lontano, Sombra. Ovviamente ulteriore distinzione di prezzo viene effettuata sulla base della vicinanza o meno alla ''prima fila''. Noi decidiamo di comprare due biglietti in Gradinata, a mezza altezza, ma nella zona di Sombra, dove paghiamo un prezzo inferiore, 20 euro cad.

Al momento dell'acquisto dei biglietti ci viene comunicato di presentarci circa un'ora prima dell'inizio per poter prendere i posti in tranquillità. Alle 17 arriviamo nella Plaza: è gremita. Ci sono molti turisti, alcuni spagnoli e molti stranieri che però sembrano esser residenti. Intorno alle code che si creano, in biglietteria e nelle singole entrate, si collocano una moltitudine di rimostranti con cartelli di protesta molto efficaci, che ritraggono i tori nella loro sofferenza durante la corrida.
I manifestanti non sono molto rumorosi, si limitano a chiedere continuamente la verifica dei documenti per tutti i ragazzi che apparentemente dimostrano meno di 14 anni, a cui è severamente vietato l'ingresso. Tuttavia nel contempo i rimostranti cercano di dissuadere anche gli adulti dall'entrare, tanto che, persino noi, veniamo esortati a non varcare la soglia d'ingresso. Davanti alla facciata principale della Plaza troviamo anche un banchetto di raccolta firme in difesa della Fiesta, poiché gli oppositori sono riusciti a portare la loro causa ad un comitato internazionale, il quale sta avviando massicce campagne pubblicitarie in vari paesi. L'impressione è che il comitato in difesa della Fiesta riscuota un discreto successo, in quanto vedo molte persone apporre la propria firma. Di contro anche i rimostranti ottengono un buon riscontro, essi riescono ad impedire l'ingresso di molti minori di 14 anni e delle loro famiglie, anche se molti altri ragazzi entrano senza problemi con tutta la famiglia.

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Dati del viaggio

Nel capoluogo catalano: tra cultura e modernità

Periodo: agosto 2007

Destinazione: Barcellona

Partecipanti: Fabio Boccapianola e Serena Colombo

Passaporto turistico

Fabio Boccapianola

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