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LONDRA di Serena Frattini

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Serena con il suo coinquilino indiano Adil in un pub inglese

La casa di tutti

Sono venuta a Londra con il pretesto di imparare l'inglese e con la presunzione di poterlo fare in 2/3 mesi. Vivo qua da oltre dieci mesi. Londra è una città che assorbe tutte le energie, mentali e fisiche ma che, allo stesso tempo, le restituisce, sotto qualsiasi forma. Londra respira, in ogni singolo angolo. Londra si fa amare e odiare allo stesso tempo, con i suoi ritmi vibranti e serrati, con le sue ferree regole e la sua, a volte fastidiosa, perfetta funzionalità, con il suo sole che ama nascondersi, con le sue contraddizioni, talmente irritanti e attraenti allo stesso tempo. Come quelle donne che camminano per strada con i loro tailleurs stirati e inamidati, i capelli raccolti, il trucco impeccabile, la 24ore e... le scarpe da ginnastica!

Ho scelto questa città perché quattro anni fa, durante una vacanza, ne rimasi affascinata: vitale, multirazziale, immensa, magica.
Qui tutto funziona alla perfezione e questa perfezione si fa pagare. Il costo della vita è decisamente elevato, anche se poi, valutato in pounds non è poi così diverso dalle altre capitali europee. A Londra è impossibile perdersi: i trasporti sono minuziosamente studiati ed efficienti sia di giorno che di notte, non ritardano, e anche quando superaffollati, il caos è diligente e ben spartito. Mi è venuto da sorridere un giorno sentendo un uomo lamentarsi del traffico, sarà stato cinque minuti fermo a un semaforo al centro di Londra... in quel momento lo avrei messo su un'auto in fila sul lungotevere al centro di Roma verso le 7 di sera. Di sicuro quei cinque minuti li avrebbe poi vissuti come una benedizione.
In questa città nulla viene regalato ma è possibile ottenere tutto. È una lotta continua con la lingua, con la concorrenza, con i ritmi veloci e impazziti che animano la vita londinese ma costanza, caparbietà, pazienza e, ovviamente, giuste qualità vengono sempre riconosciute prima o poi. Non importa se hai piercing, se sei rasta, piuttosto che tatuato, puoi essere manager in banca come cameriere o barista. Non che Londra sia il paese dei balocchi, tutt'altro.
Anche qui si può essere sfruttati per pochi pounds all'ora, sotto il minimo sindacale, in cambio di un lavoro a nero e della speranza di diventare un giorno cittadino britannico. Questa condizione spetta infatti a coloro che non sono cittadini europei, che scappano dalla povertà, dalla fame, dalla guerra, cercando una vita migliore e se va bene, qualche soldo da spedire a casa.

La multiculturalità è sicuramente uno degli aspetti più evidenti e attraenti di questa metropoli. Londra è semplicemente un mondo racchiuso in una città. Dove quattro continenti coesistono in un equilibrio perfetto e ognuno è libero di esprimere la propria identità, qualunque essa sia, senza la paura di non essere accettato. Ogni quartiere ha così la propria cultura, i propri usi e costumi, la propria religione; ognuno conserva le proprie radici... e così, nel bel mezzo del centro di Londra, non è una caso vedere donne che vestono il burca, ragazze di colore con il turbante in testa, ebrei con il completo da lavoro e quattro lunghi boccoli che pendono dalla testa quasi rasata, coperta da un piccolo copricapo...
 
 
 
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