INDIA DEL NORD E NEPAL di Davide Ferrari Foto 1 di 26 Dal deserto del Thar alle alte vette dell'HimalayaAlle 6,00 del giorno seguente partiamo con il nostro autista con un fuoristrada della Tata, marca nazionale di automobili, verso il Rajasthan.
Tra tutti gli Stati indiani, il Rajasthan è quello che meglio rappresenta l'immagine classica e fantastica che noi Occidentali abbiamo dell'India: si possono vedere uomini baffuti con colorati turbanti, vestiti con larghe casacche, con le gambe fasciate dai leggendari jodhpurí; dame avvolte in colorati tessuti artigianali ricavati da fili di seta; piccoli villaggi di case dipinte nel deserto; grandi e lussuose regge di principi e maharajah, costruite con marmi bianchi, al centro di incantati laghi artificiali. Prima tappa è Bikaner, che dista 463 km e per raggiungere la quale impieghiamo 11 ore di viaggio, a causa delle pessime condizioni delle strade e alla ridotta velocità media. Lungo il tragitto incontriamo veramente di tutto: mucche al pascolo, pecore, maiali, dromedari, persone che trasportano a piedi l'acqua e che rallentano la marcia... questa è la vera India! Bikamer nacque alla fine del XV secolo per iniziativa del figlio di un maragià di Jodhpur. La città è molto piccola ma carina. La prima visita la dedichiamo al Junagarth Fort, fortezza costruita nel XVI secolo da un maragià sottomesso dall'imperatore Akbar. Essa racchiude diversi palazzi e templi, nonché un dedalo di corridoi, scale e cortili interni. Direi che vale la pena di dedicare almeno un paio d'ore per visitare tutto il complesso. Una visita lampo è d'obbligo al Lalgarth Palace Hotel e Shrree Sadul Museum, meraviglioso palazzo in arenaria rossa eretto all´inizio del XX secolo in stile rajput da Ganga Singh, con un fresco giardino sul lato destro. Qui il maragià vi risiedeva in permanenza, mentre oggi un´ala è stata trasformata in albergo e l'altra in museo. L'ultima visita la facciamo alla città vecchia per ammirare due belle haveli, la Ranpuria e la Daga, ex dimore di ricchi commercianti. Consiglio inoltre di seguire i bastioni sul lato del Bara Bazar. Passeggiando, vi imbatterete in una graziosa moschea bianca e verde e, successivamente, nel tempio Laksmirath, costruito intermente in marmo bianco. Lasciamo questa graziosa città per raggiungere Jaisalmer, che dista 300 km circa. Prima però optiamo per l'escursione nel deserto del Thar, che dista 60 km dalla città e soli 35 km dal confine con il Pakistan. Ascoltando vari consigli ci rechiamo nelle Sam Dunes e Khuri, per partire alla scoperta delle dune a dorso di cammello. Al termine dell'escursione, ceniamo a base di Cheese nan (una sorta di piadina con il formaggio), patate, riso e una deliziosa erbetta del deserto a noi sconosciuta. Passiamo poi la notte dormendo in pieno deserto su brandine e coprendoci con trapunte che puzzano di cammello e alla mattina ci godiamo un bel tramonto. Lasciamo il deserto per recarci a Jaisalmer, che dista una cinquantina di km. Questa città è immersa nel deserto del Thar ed ha il colore dell'ambra in un deserto di dune e terra rossa. Tappa obbligata nelle vie delle spezie e della seta, le sue mura erano un miraggio per i mercanti arabi ed europei. Una guida parlante italiano, consigliataci dal nostro autista, ci porta a visitare la Fortezza che conta 99 torri e 4 porte monumentali. Essa fu eretta nel XII secolo, ma la cinta risale principalmente ai secoli XV-XVI. Salendo, si arriva alla piazza principale della città vecchia, tristemente famosa perché sede dei sacrifici detti "johar". Molto belli da visitare sono i due templi jainisti e non si può rinunciare ad una passeggiata rilassante nei vicoli. Spostandoci nella città bassa, uscendo dalla cittadella si possono vedere le haveli, dimore di ricchi mercanti del XVIII secolo. Tra queste, molto bella è Patwah-Ki-Haveli, composta da 5 edifici. A 6 km dalla città, a Bada Bagh, ci sono gruppi di cenotafi dei maragià di Jaisalmer, vuoti all'interno perché le ceneri furono disperse nel fiume Gange dopo la cremazione. Qui l'atmosfera è magica al tramonto, quando la pietra assume straordinarie tonalità dorate. A 12 km da quest'ultimo tempio è interessante visitare Sagar, bel complesso di padiglioni che circondano un tempio jainista superbamente restaurato. In questa città ci siamo accorti di una raccolta differenziata dei rifiuti molto particolare ed economica: bovini e suini sono talmente affamati che si occupano di far pulizia cibandosi dei rifiuti (cartone, plastica, il loro stesso sterco...)! Ci siamo poi accorti che questa pratica è diffusa un pò in tutta l'India! |
1 2 3 4 Dati del viaggio Dal deserto del Thar alle alte vette dell'Himalaya Periodo: agosto 2006 Destinazione: India del nord e Nepal Passaporto turistico Davide Ferrari contatto email: visita il suo sito web: Altri viaggi pubblicati:
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