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BRUXELLES di Fabio Boccapianola

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Atomium_Bruxelles

Un fugace sguardo al nord Europa, passeggiando tra Bruxelles e le cittadine fiamminghe

Brugge

Dopo aver sentito parlare di Brugge in hotel, decidiamo di farci un salto. In stazione facciamo un biglietto di 10 viaggi utilizzabili in tutto il Belgio a 45€. Apparentemente è più economico che non comprare solo due biglietti di andata e due di ritorno. È una tariffa destinata solo ai giovani di età inferiore ai 26 anni.
Questo biglietto speciale ci permetterà poi, senza che ne avessimo intenzione all'inizio, di visitare anche le cittadine di Gent e di Oostende.
Giunti sul binario, prendiamo il treno che spacca il secondo quanto a puntualità. La seconda classe è davvero una sorpresa, in quanto non è minimamente paragonabile a quella italiana, tanto che quasi penso di essere finito in prima. In Belgio i treni sono tutti intercity, quindi hanno un prezzo molto più alto che da noi, tuttavia anche il servizio offerto presenta una qualità notevolmente superiore. Non solo per quanto riguarda il comfort e la puntualità, ma anche per quanto riguarda il numero di treni disponibili e l'estensione di orario in cui viaggiano.
Ci sono diversi pendolari, ma anche una grande disponibilità di posti a sedere; nei 5 viaggi che abbiamo effettuato non abbiamo mai avuto problemi di spazio.
Il paesaggio che si può ammirare lungo il tragitto è sempre rurale, con la presenza di molti pascoli, ma si osservano anche molti agglomerati di case e nello specifico per alcune di esse si tratta di esigue ville con piscina.
Incontriamo molti piccoli laghi e canali, questi ultimi soprattutto nei pressi di Gent e poi di Brugge, città che ne fanno largamente uso, anche per raggiungere le abitazioni private con l'ausilio di barche.

Fuori dalla stazione di Brugge notiamo un'enorme quantità di biciclette parcheggiate: qui, questo mezzo di trasporto è largamente utilizzato, anche perché le piste ciclabili collegano tutte le parti della città (questo accade anche ad Oostende, Gent, e a Bruxelles).
La città è molto verdeggiante, gli edifici sono ben contestualizzati con l'ambiente circostante. Si può dire che qui, finalmente, si può respirare aria di nord Europa: le casette sembrano finte, porte piccole, facciate a mattoni, tutte colorate. La densità edilizia del centro è alta, infatti le strade sono piccole, ma questo non si avverte molto, in quanto non ci sono macchine parcheggiate e le poche vetture che ci passano di fianco, lo fanno agevolmente. Sono le bici che vediamo passare più frequentemente. Non c'è asfalto sulle strade e sui marciapiedi, non sono utilizzati colori accesi per i ''mattoni''che ricoprono il suolo pubblico, ma la cupezza del cielo è assolutamente contrastata.
Vediamo spesso passare alcune carrozze, che compiono un classico giro turistico e anche qui si vende cioccolato.
Incontriamo il primo canale in Straat Maria. Brugge è una cittadina fiamminga, per cui i nomi delle vie non sono più in francese e la prima lingua parlata dagli abitanti è il fiammingo, anche se ovviamente il francese è compreso e parlato da tutti.

Inizia a nevischiare e nonostante il fastidio di questa ''pioggerellina'' insistente il paesaggio diviene più tipico, è come se fosse quello che volevamo vedere in Belgio: casette tipiche, niente traffico, temperatura fredda ma non troppo, cielo cupo e neve.
Passeggiando per le vie del centro incontriamo una bancarella di dolciumi che ci rimanda ad un clima natalizio: si vendono lecca-lecca, caramelle e biscotti. Alla fine della via Nieuwstr giungiamo in p.za Markt, molto grande, nella quale circolano relativamente pochi veicoli, per la maggior parte di servizio o turistici. Vi sono le carrozze ferme, le stesse che prima vedevamo passare per le strade, che aspettano i turisti da accompagnare per la città.
Smette di nevischiare, in un certo senso è un sollievo, tuttavia il clima ''tipico'' che desideravamo non è più completo. Al lato della piazza c'è un suonatore di cornamusa che aspetta che i passanti riempiano di monete il suo cappello. C'è un intensissimo profumo di patatine fritte che proviene da due chioschetti che vendono Frites e Wurstel. A Bruxelles è usuale mangiare piatti combinati tra Mules (cozze) e patatine fritte.
La piazza è più frequentata rispetto alle altre stradine di Brugge; qui vi sono alcuni musei, tra cui il Brugge museum, forse ricavato all'interno di un castello nel quale sino all'11 novembre sarà presente la mostra di Salvador Dalì.

Continuiamo il nostro giro per straat seen, una via molto lunga e ricca di negozi di vario genere che espongono insegne con marchi noti anche in Italia. Brugge è molto colorata, nonostante il suo cielo sia cupo per via del maltempo. Più camminiamo per queste vie e più ci rendiamo conto di quanto siano utilizzate le piste ciclabili e quanto queste siano capillari.
Arrivati su Tzand, una piazza allungata molto larga, ci fermiamo su di una panchina e subito ci accorgiamo che qui sono molto basse rispetto alle nostre.
Sul lato in cui ci siamo fermati, quello da cui si sbuca appena usciti dal centro, si possono trovare molti ristoranti con verande. Al centro della piazza possono passare le bici e poco più in là anche le auto, ma per la maggior parte, lo spazio, è adibito per intero ad isola pedonale. Qui ammiriamo una tipologia differente di posteggio per biciclette, non vi sono le classiche griglie grigie, bensì dei blocchi verdi con forma molto particolare a cui si possono attaccare due bici per blocco.
La pavimentazione della piazza è quasi interamente ricoperta dalle foglie gialle cadute dagli alberi per via dell'autunno, che qui è già inoltrato. È presente una grande fontana ed inoltre sono diffusi dei lampioni a cinque luci, molto bassi. Dall'altro lato della piazza lo scenario cambia leggermente, in quanto non è più come il resto della città: vi sono esercizi commerciali ed abitazioni, ma la sensazione è che non vi sia più uno scenario così tipico.

Aggirando il centro per raggiungere la stazione ci imbattiamo in un enorme edificio di mattoni rossi destinato al turismo e alla cultura. Alle sue spalle troviamo un grande parco e nelle immediate vicinanze varie fermate di bus: sembra quasi un grande capolinea di raccordo. Le fermate qui ubicate, hanno una strana forma: ellittica, con i posti a sedere sui due lati estremi ed al centro uno spazio per entrare ed una grande pubblicità; è da notare che i posti a sedere per l'attesa sono estremamente riparati da vento e pioggia.
Proseguendo lungo la strada ci accorgiamo che qui l'asfalto compare, tuttavia si tratta di strade più grandi destinate alla mobilità di veicoli a motore. La strada in questione si trova di fronte a questo enorme parco. Essa viene interrotta da una rotonda circondata da tante bandiere di vari paesi europei. Il verde del rondò è curato dall'UNESCO.

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Dati del viaggio

Un fugace sguardo al nord Europa, passeggiando tra Bruxelles e le cittadine fiamminghe

Periodo: dal 11-10-07 al 14-10-07

Destinazione: Bruxelles

Partecipanti: Fabio Boccapianola e Serena Colombo

Passaporto turistico

Fabio Boccapianola

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