Powered by Amee

THAILANDIA E CAMBOGIA di Davide Ferrari

Foto 1 di 8

Tramonto a Ko kong

Tra il regno dei Siam e quello dei Khemr

Phnom Penh deve il suo nome a una certa Madame Penh, secondo la leggenda scoprì 4 statue di bronzo in un tronco di albero che galeggiava sul Mekong. Per mettere il suo tesoro al riparo costruì una collina di pietre: il Phnom sul quale fu edificato uno Stupa e l'antico villaggio di pescatori divenne la residenza dei Re Khmer verso il XV secolo. Inizio la visita alla città dal Palazzo Reale che risale all'inizio del XX secolo i suoi edifici principali sono stati commissionati da architetti Khmer e Francesi del Re Nordom e successivamente dal Re Sisowath, e' estremamente affascinante, con i tetti ricoperti di tegole dipinte, fronte pizzi intarsiati e cortili fioriti con lunghe gallerie.

Passo poi a una realtà triste ossia al museo del genocidio o S21, costruito dai francesi come edificio scolastico e trasformato in seguito nella più terribile prigione di tutta la Cambogia. Qui dall'aprile del 1975 al gennaio 1979 quasi 15 mila persone sono state rinchiuse e sottoposte alle più orribili torture prima di essere uccisi dai Khmer rossi di Pol Pot nel campo di sterminio di Choueng Ek. Lo visito, ma preferisco non parlare di questa cruda realtà. Ciò non significa però far finta di niente e chi volesse può rendersi conto di tali atrocità guardando alcune foto nel mio sito che valgono più di mille parole. Ci sono poi varie pagode e templi da visitare, molto bella è la pagoda d'Argento a Wat Phom in cima ad una piccola collina alta 30 m. Da non perdere inoltre i vari mercatini, da quello centrale con più di 2 mila bancarelle, a quello russo che vanta le preferenze dei turisti in quanto meglio assortito se si vogliono acquistare i più svariati souvenirs. Molto carine sono anche le gite in battello sul fiume Sisowath. Chi cercasse invece vita notturna, qui, come poi nella maggior parte dei paesi orientali capita male. Bisogna accontentarsi dei tipici locali "del turista".

Dopo aver passato una settimana in un paese così emozionante lascio con il cuore la bellissima Cambogia e rientro in Thailandia con un volo verso Chaing Mai. Una delle molte domande che i thailandesi sono soliti porre a uno straniero in visita è "sei già stato a Chiang Mai?", come sottolineare che e' una tappa obbligatoria. La città vecchia e' un quadrato preciso delimitato da canali e resti di mura dove è possibile visitare molti templi importanti tra i quali, Wat Chiang Man, costruito nel 1296 tipico esempio di architettura tradizionale del Nord con possenti colonne in Tek e Wat Phra Singh iniziato nel 1345 dal Re Pa Yo e portato a compimento tra il 1385 e il 1400 che ospita la statua di Phra Singh. L'attrattiva turistica principale è il bazar notturno che rappresenta un retaggio di carovane di mercanti provenienti dallo Yunnan, che percorrevano l'antica via commerciale fra Simao (Cina) e Mawlampaing (Mynmar) facendo tappa in questa città.

Il primo giorno di permanenza noleggio una macchina con autista ed assieme ad una coppia di Milano che ho conosciuto all'aeroporto di Bangkok (Matteo ed Elisa che qui calorosamente saluto), ci dirigiamo a visitare uno spettacolo di scimmie. Tra l'altro all'ingresso di consegnano con 20 Bath un cestello con dentro un pò di arachidi e banane per far si che si avvicinino più a noi. Dopo mezz'ora che facciamo conoscenza con i vari simpaticoni, inizia il primo spettacolo della mattina ,dove questi animaletti vanno in bici e giocano a pallacanestro, fanno le flessioni e nuotano. Non lontano da quel complesso si possono poi andare a visitare le tigri. Qui con 300 bath si può scegliere l'opzione di entrare nel loro recinto chiaramente con varie persone della security che tengono sotto controllo queste belve, esperienza unica! L'ultima tappa della giornata è un tempio sopra alle colline di Chiang Mai. Per arrivarci bisogna salire circa 360 scalini ma ne vale la pena, e' veramente carino e il panorama che si può ammirare da lassù lascia senza fiato!!! Il giorno seguente facciamo un tour nella giungla con gli elefanti. Mi sono molto divertito nel vedere come questi animali fanno la doccia utilizzando la proboscide, esperienza anche questa che vivamente consiglio di fare almeno una volta nella vita!

Dopo andiamo a visitare il villaggio delle "donne giraffa", così chiamate in quanto fin da piccole utilizzano degli anelli intorno al collo che aumentano di numero man mano che crescono proprio con l'intento di allungare il collo. Viste dal vivo fanno veramente impressione, un po' triste questa cosa ma ovviamente è loro tradizione.

Pranzo a base di verdure e poi si parte per il rafting per chiudere in bellezza la giornata!

pagina  1 | 2 | 3 |         >> pag. seguente
 
 
 
ARCHITETTURA&VIAGGI è una realizzazione di Sonia Piazzini e Francesco Pinzani. Tutti i contenuti quali logo, impostazione grafica, testi e fotografie sono di proprietà esclusiva degli autori del sito. Pertanto ARCHITETTURA&VIAGGI ed i suoi contenuti NON sono utilizzabili liberamente per scopi commerciali in quanto protetti dalle leggi italiane e internazionali sul diritto di autore.