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SUD AFRICA di Rosanna Strino

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Paradisi africani

Dopo cena si resta a bere caffé e fumare comodamente spaparanzati sulle poltrone di vimini, sempre all'aperto a raccontarci le avventure della giornata, siamo in 2 veicoli, sei per parte ed i commenti da una vettura all'altra non sono facili, anche perchè è bene non parlare mai ad alta voce, soprattutto in presenza d'animali. Domattina ci attende una levataccia... sarà un fotosafari all'alba...sveglia alle 4:30 ... quindi dopo ripetuti ciao e buonanotte, ognuno va nella propria tenda.
Le tende sono ampie ed accoglienti, ma gelide da morire, invece di spogliarmi e mettere il pigiama, che in ogni caso è di leggera maglina, comincio ad indossare una tuta ed una felpa, metto il cappello di lana e m'infilo velocemente, battendo letteralmente i denti, sotto le coperte, pensando che fortunatamente non dovrò starci molto, è mezzanotte, fra poco più di quattro ore di nuovo in piedi. La mattina scopro che il letto è provvisto di uno scaldasonno....accidenti...!

venerdì 22 agosto 2003. Alba al Buffalo Camp - l'avventura continua....

Ore 4,30 - I soliti zombi si ritrovano a bere caffé e the, accompagnati da pasticcini, imprecando per il freddo patito, in ogni modo ridendo per come siamo abbigliati. Si sale sui fuoristrada ed ognuno prende una provvidenziale coperta per avvolgersi interamente, bisogna aspettare che sorga il sole e cominci a riscaldare l'aria per sbarazzarsi della coperta e di qualche indumento, siamo vestiti a ''sfoglia di cipolla'': maglietta di cotone, maglione o felpa, giacca a vento e cappello di lana, qualcuno è provvisto anche di guanti. Si parte, l'auto corre abbastanza ed il vento freddo penetra dappertutto, il cielo, si colora lievemente di rosa... d'improvviso il sole fa capolino lontano sull'orizzonte...il levare ed il calare sono subitanei qui in Africa....In pochi minuti è già in cielo con tutto il suo splendore!
Dopo innumerevoli giri, finalmente arriviamo in un'ampia distesa con alberi che, per il periodo, è l'inverno africano e la presenza di numerosi elefanti, sembrano tanti scheletri che alzano le braccia al cielo.
Un branco d'elefanti è capace di eliminare in poco tempo decine d'alberi... una volta mangiate le foglie, cominciano a tirare via la corteccia e in pratica decretano la morte della pianta. Molte di queste giacciono in terra, abbattute dalla loro possente forza.
Appunto in quest'ampia radura con scarsi alberi, c'è un branco d'elefanti che si sta dedicando, con diligenza, a spezzare con le proboscidi i rami più sottili per poi mangiarli, non sono nutrienti come le foglie, ma devono pur cibarsi in qualche modo.
Ci sono dei piccoli, in particolare uno è a breve distanza dalla jeep, giocherella con un ramo, lo fa roteare con la piccola proboscide, sarà un esercizio che serve ad affinare l'uso di quest'ultima. D'improvviso uno degli animali comincia ad avvicinarsi alla nostra vettura... il ranger ci dice di stare calmi, ma intanto mette un colpo in canna alla carabina che è appoggiata sempre sul cruscotto.

E' un giovane maschio, il suo obiettivo è annusarci per capire quale strano animale è la nostra jeep, oggi sono seduta nel posto centrale ed il testone quasi mi sfiora... qualcuno è spaventato, Laura in particolar modo, il suo compagno, Marco, scherza e levatosi il berretto, accenna a volerlo poggiare sul testone dell'elefante! Filmiamo senza sosta, è raro che si avvicinino in questo modo, dopo diversi giri intorno al veicolo, sembra stufato della cosa ed accenna ad allontanarsi, lo fa distanziandosi di circa 20 metri, il ranger mette in moto, ma lui con una velocità incredibile, ritorna sui suoi passi... e ci blocca di nuovo. Questo ''giochino'' sembra divertirlo, in effetti, anche noi siamo più eccitati che spaventati.
Si allontana di nuovo, ma ci tiene d'occhio, scuote più volte la testa ed assume una posa buffissima, incrocia le zampe anteriori, come volesse farci capire che non ha fretta e lì può starci anche l'intera giornata.
Il ranger fa un altro tentativo, ma, percorsi pochi metri, il nostro amico ci raggiunge di nuovo e ci blocca. Ho rivisto il filmato molte volte, sentito i commenti di tutti noi, le battute ed i continui sbuffi emessi dall'elefante
Siamo lontani dal sentiero di un centinaio di metri, ci siamo addentrati tra gli alberi, quindi è arduo raggiungere la pista sterrata, facendo lo slalom tra le piante,tuttavia il ranger ingrana la marcia indietro e velocemente raggiunge il sentiero, ma l'elefante non desiste e con una rapidissima corsa, ci raggiunge e si pianta davanti alla jeep, sbarrandoci la strada.
Ad un centinaio di metri, sulla pista, c'è l'altro veicolo, i nostri compagni osservano tranquillamente il passaggio di un gruppetto d'elefanti con i cuccioli, non si sono resi conto, per la distanza, di ciò che ci sta accadendo.

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Dati del viaggio

Paradisi africani

Periodo: 15 agosto 2003 - 30 agosto 2003

Destinazione: Sud Africa

Passaporto turistico

Rosanna Strino

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