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SUD AFRICA di Rosanna Strino

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Paradisi africani

Il ''giovanotto'' ci tiene continuamente sotto controllo, appena sente e vede un piccolo movimento del mezzo si avvicina sospettoso ed annusa, con la proboscide, il davanti della jeep, ora si è leggermente innervosito, infatti, accenna a spalancare le grosse orecchie, indice, questo, di voler attaccare. Le nostre possibilità non sono tante, in verità solo una .... scappare, marcia indietro, lungo il sentiero sperando di coglierlo di sorpresa ed è questa la decisione che prende il ranger.
Filiamo velocissimi, inseguiti dall'elefante, che evidentemente di sorpresa non si è fatto cogliere, c'insegue allargando le grosse orecchie e barrendo. Lo lasciamo all'inizio di una salita, quasi con tristezza, con il rammarico di aver perso un amico, abbiamo riso, stupidamente, del suo atteggiamento, ma sappiamo bene che voleva difendere il suo territorio e le femmine, dalla nostra innocente invadenza.
Si torna al lodge, ci attende un'abbondante colazione, dal dolce al salato, il nostro dolcissimo chef ha preparato persino del fegato con cipolle, che non resta certo nel vassoio di portata... ognuno se ne serve due volte, anche quelli che di mattino vanno al lavoro dopo aver bevuto solo una tazza di caffè! Si resta al Camp per ristorarsi, per esplorare i suoi dintorni ed osservare degli animali che circolano liberamente nelle zone comuni: si tratta di un dik dik, una antilope di dimensioni minuscole, adottato dal ranger che funge da chef, c'è anche un facocero, il famoso Pumba, per chi ha visto il film animato ''Il Re Leone'' e nei pressi di una magnifica amaca uno Kudu maschio, un'antilope, gira liberamente, è un'esemplare bellissimo, lo fotografiamo senza avvicinarci, vogliamo che si senta tranquillo e che non vada via. I nostri due ranger tengono una piccola lezione teorica sull'avvistamento delle orme, degli escrementi che si trovano sulle piste e come stabilire da quanto tempo gli animali sono transitati nella zona.
Dopo il pranzo ed un riposino post-prandiale, ops ... una pennica ristoratrice.... Eheh... ci si ritrova per il the che è servito con una magnifica torta al cioccolato, che lo chef insistentemente vuole farci gustare, le nostre resistenze, giustificate da un: ''sarò aumentato in un modo spaventoso al ritorno da questo viaggio'', cedono presto e spazzoliamo velocemente la fetta di torta, che è semplicemente squisita!

venerdì 22 agosto 2003. Siamo elettrizzati al massimo...si parte per il safari notturno
Alle 16:30 si parte per il fotosafari notturno, solito abbigliamento, stessa euforia, tutti hanno il presentimento che sarà un giro proficuo. Si corre incessantemente sulle piste sterrate, ci si allontana dal campo per raggiungere i luoghi dove ci sono stati altri avvistamenti di felini. Ad un tratto dalla radio sentiamo la voce concitata del ranger dell'altro fuoristrada, é stato avvistato un gruppo di leonesse e ci sono anche dei cuccioli. Ci portiamo sul posto, con il faro che scruta incessantemente il folto degli alberi ai lati della pista, ed è lì che ad un tratto inquadra qualcosa che fa rallentare l'auto....si..! non ci sono dubbi....c'è una leonessa che cammina a non più di 20 metri di distanza, punto la telecamera, avvicino l'immagine e la seguo per tutto il tragitto ... è tranquilla, percorre all'incirca 50 metri, poi viene fuori dal folto degli alberi fino al ciglio del sentiero ed attraversa la strada a non più di 10-15 metri dalla jeep, sta raggiungendo il gruppo, non c'è dubbio! L'emozione ci fa neppure parlare, restiamo col fiato sospeso a guardarla finchè non sparisce lungo un piccolo sentiero. Ci spostiamo di circa 20 metri, il ranger spegne il motore e comincia a far girare la luce del faro a 360°; ci sono dei leoni nei pressi, bisbiglia, dicendoci di stare in silenzio. Sono seduta sulla parte più bassa della vettura e sto guardando con attenzione tra i grossi cespugli...ad un tratto con la coda dell'occhio vedo un'ombra passare accanto al fuoristrada, abbasso fulminea lo sguardo e l'emozione mi blocca il respiro, farfuglio: ''è qui'' .. una leonessa sta passando a 30 cm. dal bordo della jeep... mi giro di scatto all'indietro, nessuno l'ha notata, erano tutti intenti a guardare un altro leone che emerge lentamente dal buio alle nostre spalle: è un giovane maschio, si nota un inizio di criniera e ci regala un'altra emozione, passando a pochi passi da noi..... che serata...! Ora il faro illumina solo un punto preciso, dov'è tutto il gruppo, s'intravedono anche i cuccioli e c'è sicuramente un maschio, i suoi ruggiti rompono il silenzio che regna qui intorno. E' ora di ripartire, sono le 20,40 ... abbiamo sforato pure l'ora di cena, siamo così eccitati che sopportiamo bene anche il freddo vento prodotto dal veicolo in corsa. È stato un incontro magnifico, non potevamo sperare in meglio! Rimarrà indelebile nella nostra memoria!

sabato 30 agosto 2003. Purtroppo si riparte.....
L'Africa è uno degli ultimi paradisi per la flora e la fauna, un viaggio nella natura, un ritorno alle nostre origini, alla terra che ci ha visto nascere. Assapori la libertà vedendola anche negli occhi degli animali che vivono negli splendidi parchi nazionali, che sono stati creati allo scopo di tutelarli, per non dover raccontare, in futuro, ai nostri nipoti, com'era fatto un elefante o quanto fosse affascinante guardare un leone che caccia.

Buon viaggio a tutti

Rosy
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Dati del viaggio

Paradisi africani

Periodo: 15 agosto 2003 - 30 agosto 2003

Destinazione: Sud Africa

Passaporto turistico

Rosanna Strino

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