Nella prima fase della sua evoluzione l'architettura khmer aderisce al concetto del tempio-montagna, dove la montagna veniva rappresentata da una torre con la cima arrotondata posta su una base a gradoni e alla cui sommità sorgeva il santuario centrale, con ingresso rivolto generalmente a est.
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"Universale" viene assegnata ad una esposizione quando essa abbia un carattere planetario, si incentri su un tema onnicomprensivo e rivesta un particolare significato architettonico. In una Esposizione Universale sono i singoli partecipanti a concepire, progettare e realizzare autonomamente il proprio padiglione. In questo modo le strutture architettoniche diventano il primo elemento espositivo che si impone all'attenzione del visitatore, in quanto già di per se indicative delle proposte dei diversi partecipanti. Sotto tale profilo l'Esposizione Universale di Siviglia 1992 può dirsi a buon diritto una rassegna universale di architettura contemporanea, con tendenze architettoniche innovative firmate da professionisti tra i più prestigiosi dei paesi partecipanti.
L'Expo'92 sorge sull'isola de la Cartuja (grande area vuota vicino al centro storico di Siviglia), tra l'antico corso del fiume Guadalquivir e il nuovo tracciato creato negli anni '70 per difendere la città dalle inondazioni.
Il concorso per il piano generale dell'Expo fu indetto nel 1986 e vinto a pari merito da Emilio Ambasz e da un gruppo di progettisti sivigliani (J.A. Fernandez Ordonez, J. Junavera, E. Perez Pita). Nessuno dei due progetti ebbe seguito e lo schema definitivo fu realizzato da una commissione di tecnici e ingegneri interna all'organizzazione della mostra. Questo piano rappresenta per certi versi un compromesso tra quello di Ambasz, che proponeva un grande parco con colline verdi e laghetti artificiali su cui dovevano galleggiare i padiglioni - traformando radicalmente la morfologia del territorio - e quello degli spagnoli che invece proponeva una maglia ortogonale ordinatrice delle costruzioni. La soluzione finale ha modificato la morfologia del luogo con un laghetto interno a forma di semicerchio collegato al fiume da un canale e si è assunta una maglia ortogonale come ordine interno; scelte queste fondamentali per il futuro sviluppo della città oltre l'evento dell'Expo. Solo i padiglioni tematici sono definitivi, mentre quelli delle nazioni sono provvisori.
Particolare di copertura reticolare in acciaio
Una celebrazione dell'effimero dunque, ma con effetti permanenti per la storia della città. L'Esposizione è stata inoltre il pretesto per la realizzazione di un nuovo sistema viario radiale intorno al centro storico e di nuove importanti direttrici verso l'esterno, allo scopo di decentralizzare la città satura e creare nuovi rapporti tra centro e periferia. Esemplare in tal senso la realizzazione di ben sette nuovi ponti cittadini che hanno eliminato definitivamente il problema di marginalità dell'area. Inoltre tutta l'Andalusia si è dotata di una nuova autostrada e di una linea ferroviaria rapida di collegamento con la capitale. Sono proprio questi gli interventi che, insieme alle nuove strutture pubbliche quali Aeroporto, Stazione e Palazzo della Cultura segneranno il futuro di Siviglia.
Tema di Expo'92 è l'Era delle scoperte, la celebrazione di cinque secoli di scoperte e innovazioni in tutti i campi, dalla scoperta dell'America (1492) fino ai giorni nostri.
Il percorso tradizionale prende il via con il Camino de los Descubrimientos (Viale delle scoperte): il cammino dello sviluppo scientifico, tecnologico e culturale dal 1492 fino ad oggi, una lunga carrellata articolata lungo quattro grandi padiglioni tematci che riguardano La navigazione, Le scoperte, Il XV secolo e Il futuro.