Powered by Amee

CAMBOGIA E VIETNAM di Davide Ferrari

Foto 1 di 7

Cambogia, Angkor - Il volto di Avalokiteshvara

Lo splendido viaggio tra la Cambogia e il Vietnam

Sono arrivato in Cambogia, dopo diversi scali, per la meta non tanto turistica, precisamente Siem Reap. L'indomani mattina ho fatto il pass, con tanto di foto, per entrare al sito archeologico patrimonio dell'UNESCO. Non credevo ai miei occhi, che al mondo potessero esistere meraviglie del genere. Ebbene sì, sono proprio i templi di Angkor, il sito più grande al mondo, su un'area di 21 km2, che rappresentano l'universo. Per visitarli ho preso una macchina, con tanto di driver sempre a disposizione, al costo di 10 dollari al giorno. Angkor Wat, il più maestoso e a mio parere il più fantastico, Angkor Tom e il Bayon, che per visitarlo all'interno della giungla a dorso di elefante è stata un'esperienza unica. Per non parlare dei templi inghiottiti dalla vegetazione, in cui sono state girate alcune scene del film Tomb Raider. Prima di partire per Hanoi, mi sono fermato a visitare il Museo delle mine antiuomo, una cosa terrificante; attualmente la Cambogia è il Paese con più mine antiuomo e per bonificarla ci vorrebbero altri 10 anni. Per le strade ho notato molte persone a cui mancavano gli arti inferiori e superiori e tutt'ora è consigliabile camminare sui sentieri battuti; di tutto questo, ancora oggi, la gente si chiede il perché. Ne farò riferimento più avanti su quello che ho visto ed è accaduto specialmente in Vietnam. Però mi fa sempre più pensare che i veri colpevoli di queste guerre sono gli Stati Uniti d'America, altro che "Peace"! La gente è fantastica, a parte un po' il romperti dei bambini per lasciargli un goccio di Coca cola nella lattina.

Lasciando la selvaggia Cambogia arrivo ad Hanoi, per fermarmi per 3 giorni in visita e in serata approfitto, visto il traffico intenso, per andare a vedere lo spettacolo delle marionette sull'acqua: molto bello! Dopo cinque ore di viaggio, una mattina mi trovo immerso in uno scenario sorprendente, ebbene sì, è proprio la baia di Halong: una meraviglia incontaminata in mezzo al mare, con più di 3.000 tra faraglioni e isole. Per visitare questa sorprendente bellezza ho preso un tour di 3 giorni: la prima notte l'ho passata sull'isola di Cat Ba e l'altra su una barca, ammirando le sfumature del tramonto e dell'alba, per poi approfittarne per fare un bel bagno. L'indomani mattina sono partito per Hue e, dopo 13 ore di pullman per percorrere 800 km, sono andato a visitare la vecchia cittadella, sempre patrimonio dell'UNESCO, assomigliante alla città proibita di Pechino. Nel pomeriggio ho preso una piccola imbarcazione e ho fatto una crociera sul fiume dei Profumi, per poi visitare, sotto la pioggia, i vari templi che non finiscono mai di stupirmi. L'umidità è sempre alta e verso le 16,00, immancabilmente, la pioggia cade per la sua solita oretta ininterrotta. Il 12/8 arrivo a Hoi An, città molto carina che rimane al centro del Vietnam sulla costa. Per visitare la parte storica è necessario acquistare dei ticket, però bisogna selezionare cosa si vuole vedere. Molto bello è il ponte costruito dai giapponesi e il porto.

Il giorno seguente noleggio una moto e mi reco ai siti archeologici di My Son, che rimangono a circa 60 km di distanza. C'è da dire che dopo aver visto, nei giorni iniziali, il fantastico sito di Angkor, non ci sono paragoni, ma mi rifaccio con i paesaggi e gli inconvenienti che si possono trovare per strada! Nel pomeriggio faccio un salto alla beach, ne vale veramente la pena, anche per gustare qualche specialità che offre il mare. In nottata parto per Dalat e mi aspettano 18 ore di bus per percorrere soli 900 km più che altro, ogni 3 ore, di regola, l'autista si ferma mezz'ora e più per sosta. Dalat rimane ad un'altezza di 1.400 metri sul livello del mare; è una bella cittadina, che mi permetterà di liberarmi dallo stress e dall'afa dei giorni scorsi. Mi sono preso un pomeriggio di riposo per organizzare l'escursione, per l'indomani mattina, alle cascate di Pangkor, che rimangono a 70 km, e che, tra l'altro, visito accompagnato da un driver su motorbike.
A parte le 2 ore impiegate, ne è valsa veramente la pena, le cascate sono davvero molto belle! Al ritorno mi fermo a visitare un villaggio caratteristico sul country, poi un monastero su un lago, tipico collinare. La fine della visita la passo in una casa un po' strana, "Crazy House", costruita da un architetto americano un po' particolare, assomigliante alla casa delle meraviglie. Ed è arrivato il giorno fatidico: si parte per Saigono per meglio dire, Ho Chi Min. Per raggiungerla occorrono 7 ore di viaggio, tra l'altro 2 solo per entrare nell'immensa e incasinata metropoli.

pagina  1 | 2 |         >> pag. seguente
 
 
 
ARCHITETTURA&VIAGGI è una realizzazione di Sonia Piazzini e Francesco Pinzani. Tutti i contenuti quali logo, impostazione grafica, testi e fotografie sono di proprietà esclusiva degli autori del sito. Pertanto ARCHITETTURA&VIAGGI ed i suoi contenuti NON sono utilizzabili liberamente per scopi commerciali in quanto protetti dalle leggi italiane e internazionali sul diritto di autore.