La vista dall'alto di Manhattan è sensazionale e colpisce non tanto per i grattacieli, quanto per la loro assenza all'interno dei 340 ettari di verde di Central Park
La vista dall'alto di Manhattan (quella che si può ammirare dal Top of the Rock, oppure sorvolando in elicottero l'area) è sensazionale e colpisce non tanto per i grattacieli, quanto per la loro assenza all'interno dei 340 ettari di verde (un rettangolo di 4 km × 800 m) di questo straordinario parco, forse il più famoso al mondo grazie alla sua comparsa in numerosi film e telefilm: prati lussureggianti, boschetti, laghetti e sentieri sinuosi, offrono ai newyorkesi quella giusta dose di natura di cui hanno bisogno.
Anche se il parco sembra naturale, è tuttavia in gran parte opera dell'uomo. Realizzato tra il 1860 e il 1870 su progetto di Frederick Law Olmsted - uno dei primi architetti paesaggisti della storia - e dell'architetto inglese Calvert Vaux ai paludosi margini settentrionali della città, il parco è una vera e propria oasi urbana.
Secondo Olmsted, il parco era "di grande importanza essendo il primo vero parco di questo secolo, uno sviluppo democratico di altissimo rilievo".