Kasuga Taisha - ingresso centrale. Scintoismo, la religione primitiva
Lo shinto o scintoismo, il cui nome significa "la via degli dei" è la religione più antica di tutto il Giappone. Lo shinto deve essere distinto dal buddhismo che fu introdotto in Giappone soltanto più tardi, anche se molti giapponesi praticano con disinvoltura i riti di almeno due o tre confessioni. Lo scintoismo è un culto animista che ad ogni elemento o fenomeno naturale - sole, acqua, roccie, alberi e perfino suoni - accosta una divinità, kami a cui viene conferito il dominio su tutte le cose. Proprio dove si percepiva la presenza della divinità venivano eretti dei santuari - jinja - che poi diventavano dei luoghi sacri. Fondamentale per il culto shinto è la purezza e per questo prima di accedere ai santuari i fedeli devono compiere un rito di purificazione.
Lo scintoismo non ha un fondatore certo e non può essere considerato una religione vera e propria, ma piuttosto la somma dei miti sull'origine del Giappone e del suo popolo e dei rigidi rituali associati alla dinastia imperiale. Lo scintoismo fu religione di stato dal 1870 fino al 1940 circa e durante questo periodo la tradizione scintoista vedeva nell'imperatore stesso un kami, un essere divino, ma questa prerogativa fu definitivamente abolita nel 1945 dopo la sconfitta del Giappone nella seconda guerra mondiale (in occasione del discorso di Capodanno del 1946 l'imperatore, con la "dichiarazione di umanità", fu costretto a negare di discendere dalla dea del Sole Amaterasu, rinnegando ogni discendenza divina mentre con la nuova costituzione del 1947 l'imperatore fu ridimensionato a semplice simbolo dello stato e questo fu definitivamente separato dalla religione ufficiale shinto).
Certo è che questa religione ha influenzato l'ideale di semplicità e austerità estetica tipici della cultura giapponese.