CONVENTION HALL - Arata Isozaki
Oggi ci spostiamo, salutiamo definitivamente la bella Nara per dirigerci a Kyoto, non prima però di aver visitato il Convention Hall di Nara, proprion dietro la Stazione ferroviaria JR Nara.
La realizzazione del nuovo Convention Hall di Nara è frutto della previsione contenuta nel piano generale di riqualificazione dell'area intorno alla stazione ferroviaria, progettato da Kisho Kurokawa.
Per realizzarlo la città, antica capitale nipponica, ha organizzato un concorso internazionale. I cinque vincitori della prima fase - Bojan Radonic e Goran Rako, Yoshito Takahasi, Ryuji Nakamura, Scott Marble e Karen Fairbanks, Bahram Shirdel e Robert Livesey, sono stati ammessi alla seconda fase del concorso insieme a cinque architetti invitati - Hans Hollein, Mario Botta, Christian de Portzamparc, Arata Isozaki e Tadao Ando. Il progetto vincitore è risultato essere quello di Arata Isozaki. L'edificio è concepito come una "nave", un contenitore unico che ospita diverse funzioni: la parte centrale ospita i palcoscenici e i retropalchi con vantaggi funzionali e tecnologici.
La forma complessiva è ellittica e l'asse maggiore è in direzione nord sud, proprio come la pianta della città antica, mentre l'atrio di ingresso (anch'esso di matrice ellittica) è inclinato di 23° rispetto all'asse principale segnando la direzione creata accidentalmente dalla costruzione della ferrovia. Questo secondo "corpo" si stacca visibilmente dal corpo principale ellittico attraverso l'uso della parete vetrata del foyer; in pianta è generato dalla medesima ellisse ruotata (che ritroviamo nel disegno della pavimentazione esterna), e "tagliata" dalla parete vetrata della hall. Al di là del paramento esterno la hall appare luminosa e trasparente grazie all'uso del vetro anche in copertura (acciaio e vetro) che esalta il grande spazio e i collegamenti verticali. E' più bassa dell'ellisse principale e quasi si aggrappa a questa grazie alle travi reticolari in acciaio della copertura.
Allinterno due sale:
- la sala dei concerti è ricavata all'interno del grande spazio del contenitore strutturale e costituita da doppie pareti vetrate; le pareti con le loro intercapedini servono in parte ad assorbire le onde sonore.
- la sala principale propone un diverso rapporto tra pubblico e attori, attraverso la creazione di uno spazio fluttuante: la parete del proscenio può essere spostata in su e in giù, oppure fatta ruotare, i sedili a livello più basso della platea possono essere alzati mentre quelli del livello superiore possono ruotare, le attrezzature sceniche sono a vista offrendo una soluzione rivoluzionaria per il teatro tradizionale. Il livello superiore di questa sala è utilizzato come ingresso ma rimanda anche ad una sorta di palcoscenico "virtuale" dove gli spettatori diventano protagonisti.