GINKAKU-JI (nome attuale Jisho-ji), periodo Muromachi - giardino di passaggio con stagno
Attraverso la "passeggiata del filosofo" raggiungiamo il Ginkaku-ji noto come Padiglione di Argento. Il Padiglione fu fatto costruire dallo shogun Yoshimasa Ashikaga come villa in cui trovare rifugio dai disordini della guerra civile e solo dopo la sua morte fu trasformato in tempio. In omaggio a suo nonno, che coprì il Kinkaku-ji di foglie d'oro, Yoshimasa voleva rivestire il padiglione in argento, progetto rimasto incompiuto a causa della guerra. Il giardino e il Ginkaku-ji furono costruiti ai piedi del Monte Daimonji in un bello scenario ambientale. Le rive dello stagno prospiciente il tempio, abbondano di pietre e massi mentre altri galleggiano nel lago, un ponte di pietra collega la penisola all'isola centrale, tutti elementi che mostrano la grazia di questo periodo. Il Padiglione di Argento si riflette sul lago esaltando lo splendido scenario.
Dall'altro lato il giardino è adornato da un'oceano di sabbia bianca "Ginsadan" con una originale forma conica che rappresenta simbolicamente una montagna. Il giardino fu realizzato per ammirare la luna come se arrivasse dietro il Monte Tsukimachiyama, mentre un breve passaggio sopra la collina è un altro elegante esempio di "giardino secco". Anche se non viene da tutti considerato come un capolavoro dell'architettura dei giardini, rimane indiscussa la sua importanza per la cultura giapponese: al suo interno hanno trovato espressione il Noh, la cerimonia del tè, l'ikebana e la pittura a inchiostro.