Arrivo a Cantho
Arriviamo a Cantho dopo circa 1,30 - 2,00 ore di bus, dove la nostra "pennichella" rigenerante è stata ritmata dalla pioggia estiva che ci ha accompagnato durante lo spostamento. A Cantho abbiamo preso il traghetto per attraversare il possente Mekong e, giunti sull'altra sponda la nostra guida si è adoperata per cercare i mototaxi per raggiungere l'hotel. Solo a Cantho abbiamo trovato i mototaxi muniti di una sorta di carrozzella per consentire il transito di due e anche tre persone (oltre il conducente), in tutto il restante Vietnam non abbiamo più trovato dei mototaxi così (solo moto con conducente e una persona dietro, costringendo me e Francesco spesso a dividersi e affittare due moto). Così l'allegra comitiva capitanata dalla nostra brava guida vietnamita raggiunge l'hotel di Cantho, proprio nel centro della vivace cittadina; un hotel pulito e accogliente di cui però non ricordiamo il nome.
Dopo una doccia rigenerante insieme a tutto il gruppo del tour (la guida vietnamita, una ragazza austriaca, una ragazza svizzera, una coppia sposata di tedeschi, una giovane coppia inglese, una coppia francese, noi ed altri che abbiamo conosciuto meno) siamo andati al ristorante. Quello consigliato dalla nostra guida (e anche dalla Lonely Planet) era il Phuong Nam al 48 di D Hai Ba Trung ma quella sera era particolarmente pieno e all'interno del locale, malgrado i ventilatori, faceva molto caldo. Così siamo andati al ristorante adiacente, al n. 50, il Nam Bo, un piacevole ambiente risultato dalla ristrutturazione di una classica villa francese dalla cui terrazza si gode una bella vista sul mercato della frutta, sul molo e su tutta la via parallela al corso del fiume (Cantho River) con l'enorme statua di Ho Chi Minh, per tutti lo zio Ho.