Tra percorsi sopraelevati su rotaia e pedonali si percepisce lo spazio urbano del Shiodome City Center
Sulla destra si intravede la base dello Shiodome City Center il complesso di uffici e negozi progettato da Kevin Roche, John Dinkeloo & Associates e in primo piano la linea rete ferroviaria sopraelevata.
Tokyo è al centro di una rete capillare ed efficiente di treni sotterranei, in quota e sopraelevati, metropolitani, a lunga e media percorrenza, gestiti in gran parte da Japan Railways (JR) e da molte altre compagnie private. A questa rete si aggiunge quella dei treni ad alta velocità, gli Shinkansen, che fanno capo alle stazioni di Tokyo, Ueno e Shinjuku garantendo così gli scambi necessari per spostarsi velocemente in ogni angolo della città e del paese.
La linea della metropolitana più importante è la Yamanote, un percorso anulare gestito da JR che detiene il record mondiale giornaliero di viaggiatori e costituisce una sorta di confine tra la città compresa all'interno dell'anello (il vero e proprio centro) e la restante parte.
Ed è proprio la fruizione dinamica della città a costituire e caratterizzare fortemente la struttura urbana: a Tokyo si è spesso in presenza di livelli multipli che ricordano gli schizzi per le città futuriste. E che dire delle stazioni? Si configurano come strutture multifunzionali destinate ai servizi, al commercio e alla ristorazione che invadono a diversi livelli ampie porzioni urbane, con uscite multiple ed importanti nodi di scambio.
Più confusa è invece la rete viaria, perchè priva di assi viari geometrici e di riferimento; solo a Ginza e in poche altre aree si riconosce una griglia ortogonale, anche perchè la strada non è il luogo in cui gli edifici si affacciano. Gli edifici si affacciano dentro la maglia, circondati dal verde.