S. Stefano e il Graben - Stephansplatz - Stephansdom: gli alti spioventi del tetto di tegole smaltate a disegni geometrici
La cattedrale di S. Stefano, esempio significativo di architettura gotica, con la sua guglia costituisce un punto di riferimento di tutta la struttura monocentrica della città e senz'altro simbolo per eccellenza della capitale austriaca.
La prima costruzione romanica, fondata dal vescovo di Passau, risale al XII sec. e parzialmente rifatta in seguito ai danneggiamenti subiti dall'incendio del 1258. Successivamente fu quasi interamente ricostruita in forme gotiche prima nel coro (1304-1340), poi nelle navate (1359-1446), e portata a termine nella seconda metà del XVI sec. con la realizzazione della copertura sul troncone della torre settentrionale. Gravi i danneggiamenti durante la seconda guerra mondiale.
La parte inferiore della facciata (risalente alla dominazione boema del 1263-76 e quindi alla seconda costruzione romanica) è segnata da un avancorpo ad atrio serrato tra le Heidenturme (torri dei pagani), ovvero due torri tardoromaniche fiancheggiate da cappelle gotiche.
Alla testata del transetto si leva l'imponente torre meridionale detta "Steffl" eretta tra il 1359 e il 1433 ed alta 136 metri, irta di pinnacoli e coronata da una sottile guglia a tre ordini. L'interno è a tre navate, da cui nascono le nervature delle volte, con breve transetto e profondo coro.
Nei fianchi della costruzione, con tetto a ripidi spioventi in tegole smaltate dalla ricca policromia, si aprono finestroni coronati da cuspidi finemente lavorate a traforo. La torre, coronata da un'elegante guglia fiammeggiante, è irta di pinnacoli e anch'essa ornata di meravigliosi trafori.