Postsparkassenamt (Banca postale) - Georg-Coch Platz n. 2 - O. Wagner
Tra i capolavori di O. Wagner, del 1905 ca. è la Banca Postale, edificio che occupa interamente il grande isolato di forma trapezoidale. Il rivestimento esterno è in lastre di granito e marmo inchiodate da bulloni in alluminio. La semplice facciata, segnata dalla geometrica decorazione delle borchie che trattengono le lastre di rivestimento e dalla pensilina vetrata con struttura in alluminio, è dominata dalle due grandi figure angeliche, anch'esse fuse in alluminio, dell'attico. La cura del dettaglio si accompagna all'ordinata disposizione d'insieme: le lastre che rivestono le pareti esterne sono in leggero rilievo e vivacizzano plasticamente l'edificio.
Tutto è perfettamente disegnato e le superfici sono trattate con materiali diversi: al posto delle membrature restano solo tracce grafiche in un tessuto percorso da nastri.
Il programma di Wagner è uguale a quello dei Belgi o della scuola di Glasgow: la nuova architettura deve liberarsi da ogni imitazione e tener conto delle condizioni tecniche moderne. Il punto cruciale è che sotto questa parola "nuovo", che riassume il rifiuto della tradizione, si celano diversi indirizzi. Wagner intende il rinnovamento del linguaggio architettonico in modo ristretto: generalmente non si allontana dagli schemi compositivi usuali, dalle planimetrie simmetriche, dalla comune dislocazione degli elementi decorativi, ma riconduce preferibilemnte gli effetti plastici alla superficie: valori cromatici piuttosto che plastici, disegni ornamentali piani al posto di chiaroscuri, combinazioni di linee invece di articolazioni di volumi. Questo procedimento sarà generalizzato nel decennio successivo e diventerà una delle componenti fondamentali del gusto europeo anche quando il Movimento Moderno avrà eliminato il riferimento agli stili storici.