Shey Gompa attraversato di bandiere colorate con preghiere buddhiste e sullo sfondo i caratteristici stupa della regione
Il primo giorno a Leh, abbiamo sfidato i consigli delle guide e dei viaggiatori su come acclimatarsi ad alta quota, ovvero stare fermi e non faticare: ci siamo svegliati a mezzogiorno, abbiamo pranzato e poi visitato il Leh Palace affrontando anche un pò di ripide salite per raggiungere il Palazzo dalla cittadina. Il fiato era decisamente "corto", ma comunque siamo riusciti a camminare per la vecchia Leh e visitare il Palazzo. Alla sera abbiamo cenato a base di cucina tibetana al Tibetan Kitchen di Fort Rd, con la simpatica coppia italiana Fabio e Giovanna (che avevamo conosciuto appena arrivati in pensione), per decidere se affrontare tutti insieme un bel trekking e in quale regione. I programmi non combaciavano: per noi era la prima volta nel continente indiano e volevamo soggiornare a Leh per qualche giorno e poi ripartire per visitare altre regioni dell'India del nord: come rinunciare a visitare Agra, Jaipur o Udaipur? Senza contare che Leh ci piaceva moltissimo, ottimo clima, bel turismo, un'India magica e meditativa che già ci aveva affascinato, oltre a considerare Leh un'ottima base per visitare, anche con spostamenti giornalieri, i gompa della regione. Fabio e Giovanna invece avevano già visitato, durante il loro viaggio di nozze, le mete più famose dell'India del nord e così avevano concentrato la loro vacanza su un bel prolungato soggiorno alla scoperta del Ladakh, con trekking di varia difficoltà. Così, dopo il primo confronto sui reciproci obiettivi abbiamo capito che le nostre strade si sarebbero separate. Non per il giorno dopo però: infatti quella sera abbiamo programmato per l'indomani di prendere un taxi per raggiungere quattro gompa della regione: Shey Gompa, Tikse, Hemis, Stakna.
La mattina seguente, abbiamo preso il taxi, prima destinazione lo Shey Gompa.
Shey, 15 km a sud di Leh, era un tempo la residenza estiva dei re del Ladakh. Il Gompa, ancora parzialmente in uso e oggi sottoposto a restauri, si trova una biblioteca, una collezione di thangka e nei dintorni molti stupa e mani, muri con iscrizioni sacre.