Il Bayon - Porta est
L'ingresso a est con il bel percorso di accesso in lastre di pietra in arenaria. Si noti la bella luce tra i colori della pietra e della vegetazione in una giornata di pioggia. Credo che visitare Angkor durante il periodo delle piogge sia l'ideale proprio per l'esaltazione dei colori, degli odori e dell'atmosfera che si crea tra cieli grigi e successivamente sereni e la rigogliosa vegetazione. Oltretutto la pioggia esalta l'effetto dei muschi e dei licheni delle pietre secolari esaltando ancora una volta tutto il fascino delle rovine.
A differenza di Angkor Wat, il cui aspetto è imponente da qualsiasi prospettiva, visto da una certa distanza il Bayon sembra solo un cumulo di pietree, sensazione amplificata dai colori, dallo stato di conservazione delle pietre e dall'effetto a macchia dei muschi; solo continuando a osservare, si percepiscono i particolari e i volti scolpiti e solo entrando nel tempio si percepisce la sua ricchezza.
La struttura di base è semplice ed è costituita da tre livelli che corrispondono più o meno alle tre fasi della sua costruzione. I primi due piani sono a pianta quadrata e decorati con bassorilievi, da qui si accede a un terzo piano a pianta circolare, dove si trovano le torri con le facce scolpite. Al terzo piano il santuario centrale è una cella simile a una grotta ricavata all'interno di un enorme masso tondeggiante ornato con complesse decorazioni.