Vista d'insieme
Prima di arrivare a Marrakesh, nei pressi di Ouarzazate, abbiamo visitato la kasbah più famosa e meglio conservata di tutto il Marocco (anche se a nostro avviso non è la più suggestiva), scenografia di numerosi films. Ancora abbiamo sofferto un caldo infernale e nella pensione in cui abbiamo pernottato abbiamo dormito in terrazza seguendo l'esempio dei camerieri della locanda, è stato l'unico modo per sopravvivere al caldo infernale.
Lo ksar è il villaggio fortificato caratteristico dell'architettura berbera. Sia il villaggio che le case sono costruite in pisé (impasto di terra cruda e paglia). La metà inferiore delle mura difensive è di terra , mentre la parte superiore è in mattoni e presenta caratteristiche decorazioni di fango. Le torri si assottigliano dal basso verso l'alto . Le finestre lunghe e sottili servono a far entrare la luce e a difendersi dagli aggressori. Per i sostenitori della bioarchitettura sono costruzioni bellissime, perché ben inserite nel paesaggio, realizzate con materiali naturali locali (la terra), e completamente riciclabili; la pioggia costituisce per questi villaggi una vera minaccia perché possono venire ridotti dalla forza degli elementi a un mucchio di fango e detriti.
La kasbah ha una struttura simile allo ksar, ma è di solito una struttura urbana.