Hong Kong tra Oriente ed Occidente
Ad un primo impatto Hong Kong sembra una metropoli occidentale, con un'efficiente aeroporto, grattacieli ultramoderni nello splendido Central District, strade pulite, parchi ombreggiati, uomini d'affari, grandi magazzini affollati. Ma dietro questa prima immagine, la città nasconde cultura e tradizioni che non potrebbero essere più cinesi.
Infatti andando oltre le apparenze, varcando il patinato distretto di Central, curiosando tra i mercatini, i vicoli, gli alti condomini di Mid Levels, i templi, si trovano botteghe di erboristi cinesi che vendono muschio di serpente, pelle di ramarro e corna di cervo; altrove si trovano botteghe di artigiani cinesi che producono tessere di mahjong o sigilli di società, macellai che squartano maiali mentre nei templi, quasi schiacciati e nascosti dagli condomini, i fedeli bruciano bastoncini di incenso prima di chiedere consiglio ai chiromanti per farsi leggere il palmo della mano.
A Hong Kong l'Oriente non si scontra con l'Occidente, come avviene in altre città asiatiche che vedono la cultura occidentale come una minaccia alle tradizioni e alle credenze autoctone, anzi, si fondono insieme come in nessun altro posto al mondo. Qui è frequente che un affermato uomo d'affari assuma un esperto di feng shui per disporre al meglio il suo ufficio e garantirsi prosperità negli affari, successo e denaro. Proprio questa simbiosi tra Oriente e Occidente rende questa città così affascinante.