Io in bicicletta a Champ-de-Mars e sullo sfondo la Tour Eiffel
Con i suoi 300,65 metri di altezza, simbolo della capitale francese, la Tour Eiffel fu costruita interamente in metallo, per l'esposizione universale del 1889, centenario della rivoluzione e, malgrado le polemiche iniziali si guadagnò il diritto a restare (avrebbe dovuto sparire dopo vent'anni).
Questa è la mia seconda volta a Parigi, ci sono già stata per il centenario della Tour Eiffel, nel 1989; allora avevo visitato il Louvre, il Pompidou, Notre Dame e la Citè, la Tour Eiffel, il Trocadero, Les Halles, il Museo di Arte Moderna, Montmartre, St. Germain, gli Champs Elisee, l'Istituto del Mondo Arabo di Jean Nouvel. Ma Parigi è città in continua evoluzione, sempre al passo con il tempo, sempre attenta a quelle che sono le esigenze dei suoi cittadini, città che riesce a rinnovarsi come poche città europee, focolaio di un'architettura sempre di grande pregio alimentata da tanti talenti internazionali che trovano in essa le condizioni ideali per crescere e sviluppare.
Tra grandi rivoluzioni urbanistiche e sociali Parigi ha saputo risolvere mirabilmente i problemi che man mano le si presentavano in modo sempre convincente e originale. Tanti sono gli uomini che l'hanno fatta grande. A cominciare dai politici illuminati che hanno visto nella figura dell'architetto un elemento indispensabile all'evoluzione delle forme e delle funzioni della città che, in continua espansione, ha l'impellente bisogno di previsioni di crescita decennali.
Per questo è necessario tornare e forse chissà, tredici anni sono già tanti. Questa volta l'abbiamo visitata principalmente in bicicletta, poche volte abbiamo preso la metropolitana. Abbiamo visto la Dèfense, la Tour Eiffel, Notre Dame, la Bibliothèque Nationale di Dominique Perrault (1995), Parc de la Villette, Parc de la Citroen, i bei quartieri centrali.