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SPAGNA di Fabio Boccapianola

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Plaza de toros

Sulle strade spagnole alla scoperta della capitale

Sono le 3.30 del mattino, parecchio assonnati, felici e confusi in gran fretta prendiamo dal frigo le ultime cose che abbiamo preparato nel pomeriggio e ci dirigiamo alla macchina per iniziare il nostro viaggio verso Madrid.
Il tragitto ci spaventa un po' visto che non sappiamo bene quanti km separano Torrevieja dalla capitale e visto che presumiamo siano più di 900 (in realtà però non sarà così: i km che percorreremo saranno intorno ai 500). L'intenzione era quella di partire un'ora fa, ma la sveglia non è suonata per cui ora secondo la tabella di marcia che avevamo previsto, siamo in ritardo. Visto che la distanza da percorrere è notevole cerchiamo di metterci sulla strada il più in fretta possibile così da recuperare del tempo. La nostra scelta di partire di notte è dettata dal fatto che auspichiamo in questo modo strade il meno trafficate possibile.

Le strade di Torrelamata sono buie e molto silenziose, si percepisce molto chiaramente che la cittadina è ferma per la notte. Imbocchiamo la superstrada in direzione Cartagena, città a cui non giungeremo mai poiché dovremo svoltare in direzione Murcia e proseguire poi per Albacete, per poi giungere infine nel cuore della Spagna entrando nella regione di Madrid.
Lungo questa superstrada troviamo disseminati alcuni posti di blocco della polizia che effettua normali controlli agli automobilisti di passaggio. In questo punto della strada, ormai di molto fuori da Torrelamata, incontriamo degli individui che passeggiano frettolosamente: sono palesemente turisti di ritorno da una serata in qualche locale della zona, infatti poco dopo quando entriamo nella regione della Murcia passiamo in fianco ad una discoteca.
Questa strada interurbana passa attraverso numerosi piccoli centri urbani che oltre a permetterci uno sguardo grossolano dei singoli agglomerati, ci rallenta la marcia visto che incontriamo numerosissimi semafori. La rete stradale spagnola non è molto ben organizzata, in quanto le strade di grandi dimensioni, che collegano le diverse province, sono molto poche. La maggior parte della rete viaria è composta da piccole strade interurbane che attraversano, le città collegandole l'una all'altra. La situazione peggiora se ci si documenta sulla situazione del trasporto di persone e merci su ferro.

Nei seppur brevi e grossolani sguardi rubati a questi paesaggi, mi capita di notare quanto siano diffusi gli sportelli bancari e i cantieri di case in costruzione. Questo secondo aspetto testimonia come la densità di popolazione nelle città spagnole stia seguendo la tendenza del resto d'Europa in continuo incremento. La Spagna soffre di un problema di densità da molti anni, poiché si tratta di una nazione che dispone di una vasta superficie e di pochi abitanti che per lo più, si concentrano nelle sue due principali città: Madrid e Barcellona che ne risultano così congestionate.
La mia attenzione si sposta in queste frequenti soste ai semafori, su di una locandina che mostra lo spettacolo di corrida in programma la prossima domenica nella Plaza de Toros di Murcia. La corrida è uno spettacolo che in tutte le città spagnole si ripete ogni domenica e nei giorni festivi. I Matador, qui, sono molto più famosi dei calciatori.
Descrivendo la visione d'insieme del paesaggio, si può dire che sia molto monotono e tipico delle periferie, in alcuni tratti però gli agglomerati urbani spariscono, cedendo il passo alle aree rurali così da concretizzarsi un paesaggio più di tipo autostradale anche se occorre sottolineare come spesso i tratti di strada che percorriamo hanno solo una corsia per senso di marcia. Inoltre, in alcune aeree, si possono anche vedere degli stabilimenti industriali.

Molto vicini a Murcia, prendiamo l'autopista (autostrada) in direzione Albacete. Qui il paesaggio muta ancora: c'è molta meno luce, visto che mancano le luci tipiche dei centri abitati che non attraverseremo più..
Continuando il viaggio, scorgo una grande vallata vicina, fatta di sabbia e cespugli, oltre a dei piccoli rilievi più lontani sulla mia destra e subito mi rendo conto del fatto che il buio e la velocità di marcia, mi impediscono di dare al paesaggio l'attenzione che vorrei, limitando la mia percezione dei luoghi. Lungo la strada compaiono numerosi cartelli che intimano di moderare la velocità rispettando il limite di 120 km/h vista la presenza di dispositivi autovelox.

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Dati del viaggio

Sulle strade spagnole alla scoperta della capitale

Periodo: agosto 2007

Destinazione: Spagna

Partecipanti: Fabio Boccapianola e Serena Colombo

Passaporto turistico

Fabio Boccapianola

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