Wat Phra Kaeo visto da Sanam Luang
Sanam Luang (letteralmente "campo dei re" o "terra reale") è uno dei pochi spazi aperti della capitale, le cui strade pullulano di venditori, indovini, ambulanti di ogni genere.
Da Ko Samet siamo ripartiti per Bangkok dove abbiamo trascorso gli ultimi tre giorni di vacanza. Bangkok, odiata da molti, è per me una città straordinaria, affascinante, unica, direi una babele di colori, odori, suoni, una grande metropoli con tutti gli svantaggi del caso (inquinamento e traffico alle stelle!), ma capace anche di coinvolgere moltissimo il turista: dalle contrattazioni con i tuk tuk, piccoli taxi a tre ruote (anche le tariffe dei taxi sono comunque trattabili), alla scoperta dei mercati fino a quello gigantesco di Chinatown, dalle ingenue truffe organizzate dalla piccola malavita per far spendere i turisti (soprattutto in oro e gioielli) fino alla visita dei wat ma anche dei modernissimi edifici e grattacieli, Worl Trade Center incluso, ma soprattutto l'atmosfera di una città "operosa", dinamica dove l'arte di "arrangiarsi" si fonde all'economia e alla ricca organizzazione tecnologica delle multinazionali con pochi uguali nel sud est asiatico.