EXPO'92 - una rassegna universale di architettura
La categoria di "Universale" viene assegnata a un'esposizione quando essa abbia un carattere planetario, si incentri su un tema onnicomprensivo e rivesta un particolare significato architettonico.
In una Esposizione Universale sono i singoli partecipanti a concepire, progettare e realizzare autonomamente il proprio padiglione. In questo modo le strutture architettoniche diventano il primo elemento espositivo che si impone all'attenzione del visitatore, in quanto già di per se indicative delle proposte dei diversi partecipanti. Sotto tale profilo l'Esposizione Universale di Siviglia 1992 può dirsi a buon diritto una rassegna universale di architettura contemporanea, con tendenze architettoniche innovative firmate da professionisti tra i più prestigiosi dei paesi partecipanti.
Anche per ciò che riguarda la pianificazione di tutta l'area, posto il valore caratterizzante dell'architettura per L'Esposizione Universale, l'idea di avvalersi di un'unico progettista è stata scartata perchè contraria allo spirito di universalità di questo genere di manifestazioni che invece devono essere arricchite dal più ampio spettro di contributi. Due pertanto sono stati i criteri di fondo che hanno orientato la pianificazione: da un lato, la massima libertà creativa concessa agli architetti incaricati di progettare gli spazi e gli edifici espositivi, dall'altro lo sforzo di dare coerenza agli spazi pubblici: l'arredo urbano, i ristoranti, i negozi e gli altri servizi, i pergolati che danno ombra, le zone verdi, gli ampi marciapiedi, tutti obbediscono a una concezione omogenea ma allo stesso tempo flessibile, adattabile alle varie esigenze e rifuggente ogni forzata omologazione.