KYOTO JR STATION - Hiroshi Hara
La nuova stazione di Kyoto occupa un'area del centro cittadino di quasi quattro ettari di superficie. Il terreno si estende lungo l'asse est-ovest della città e forma un rettangolo della lunghezza di 470 metri compreso tra i quartieri ai piedi delle colline e il nuovo polo commerciale e tecnologico. Dal punto di vista urbanistico, la ricostruzione del fabbricato ferroviario e la ristrutturazione dell'area adiacente sono finalizzate a ridisegnare i limiti tra tali quartieri e a stabilire un migliore collegamento tra la parte nord e sud della città.
I progetti di Tadao Ando e di James Stirling, Michael Wilford & Associates, presentati, assieme alla proposta di Hiroshi Hara, al concorso a inviti del 1991, rispondono a tali considerazioni di natura urbanistica con la creazione di un percorso pubblico articolato. Non un unico edificio ma più fabbricati che si aprono su vasti spazi pubblici aperti.
Tadao Ando propone una doppia porta di città ai piedi della quale si apre una piazza circolare di smistamento dei vari percorsi e che conduce alla piattaforma sopraelevata di attraversamento nord-sud della ferrovia. Stirling e Wilford progettano una piazza ovale chiusa tra più edifici. Da questa piazza ha origine un ponte fiancheggiato da negozi che attraversa la linea ferroviaria e crea una nuova passeggiata pedonale di collegamento tra i quartieri meridionali e settentrionali della città.
Contrariamente a tali proposte relative a una struttura formata da vuoti e da percorsi pubblici urbani, Hiroshi Hara progetta un unico grande volume che raggruppa più funzioni: oltre alla stazione, l'edificio contiene un grande albergo, un centro commerciale, un palazzo dei congressi, un museo e un grande parcheggio su più piani. Visto dai templi, dai giardini e dalle colline circostanti il fabbricato disegna un gigantesco complesso dalla forma compatta che si estende a lato dei binari esistenti.