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PARIGI di Paolo Galgani

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Centre Pompidou - Arch. Renzo Piano - Pl. Georges Pompidou: prospetto principale

Il paradiso dell'architettura moderna

Giovedi 23 agosto
La giornata comincia come era finita la precedente: con la pioggia. Non ci perdiamo di animo, una volta fatta la colazione ci avviamo verso la prima tappa della giornata, cioè il mitico museo D'Orsay. Era rimasta, a me e Anto, la delusione di 4 anni fà quando, nell'ultimo giorno di vacanza dedicato alla visita di questo museo, abbiamo dovuto rinunciarci perché coincideva con il giorno di chiusura settimanale. Da allora ce la siamo legata al dito; "nel prossimo viaggio a Parigi - dicevamo - sarà la nostra prima tappa".

Arriviamo all'esterno del museo intorno alle 9,30, ma, nonostante sia piuttosto presto, il piazzale di fronte all'ingresso è stracolmo di turisti in attesa dell'apertura. Arriva la nostra ora, facciamo i biglietti ed entriamo nella magnifica sala dell'ex ferrovia. Il nostro interesse ci porta velocemente all'ultimo piano dove sono racchiuse le collezioni più importanti. Un paio d'ore di stravolgimento artistico passando da Monet, a Gauguin, a Van Gogh, a Manet, a Degas, a Renoir, a Cezanne, e soprattutto ai due miei preferiti: Klimt e Toulouse-Lautrec.
Usciamo che è già ora di pranzo e, dopo un breve passaggio alle Tuileries e all'esterno del Louvre ci avviamo in centro a pranzare.
Dovendo decidere cosa visitare il pomeriggio ed avendo di fronte due opportunità, un giro random per i monumenti del centro (vedi Socera-tour del giorno prima), oppure una visita all'interno del Louvre. Decidiamo per la prima soluzione per le stesse motivazioni del giorno precedente.

Con la metropolitana raggiungiamo la Madeleine, che visitiamo lungamente all'interno; da lì ci spostiamo, a piedi, percorrendo il bellissimo Boulevard des Italiens dove si trova il caratteristico quartiere eduardiano, verso l'Operà di Garnier. La visita di quest'ultima fà felice soprattutto la Socera (a me interessa molto meno!!) ed al termine ci spostiamo nei vicini magazzini Lafayette, che visitiamo velocemente soffermandoci, soprattutto, nella magnifica corte interna. Sono armai le 19 ed un po' la stanchezza, un po' la calca inverosimile di parigini in shopping e turisti in visita decidiamo di tornare all'albergo. La scelta, voluta, cade sui bus invece della più comoda e veloce metropolitana. Devo dire che questa scelta, che quattro anni fà non avevo nemmeno preso in considerazione, si è rivelata assolutamente azzeccata: i percorsi effettuati in autobus sono diventati dei divertentissimi tour attraverso "Boulevard", "Rue" e "Place" che altrimenti non avremmo mai visitato: lo consiglio a chiunque passi qualche giorno a Parigi.
Dopo un paio di bus e oltre un ora e mezza di tragitto rientriamo in albergo. La nostra giornata è ormai finita.

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