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AFGHANISTAN di Giuseppe Bosio

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Viaggio in Afghanistan

MERCOLEDI 04 AGOSTO 2004
Oggi è stata una giornata abbastanza dura. La levataccia alle 4.30 del mattino per partire col volo per Fayzabad alle 6.30. Durante la notte ho dormito poco per la preoccupazione di non svegliarmi in tempo essendo andato a riposare piuttosto tardi. Inoltre il raffreddore che si era preannunciato ieri è scoppiato rabbiosamente in nottata. Partiamo regolarmente malgrado le preoccupazioni. All'aeroporto di Fayzabad, troviamo come stabilito la vettura dell'AKDN ad accoglierci e per portarci nei loro uffici in città. Passiamo tutta la mattinata a raccogliere notizie e per cercare l'auto che ci accompagnerà fino alla fine della pista che entra nel corridoio di Wakan. Passiamo anche dall'ospedale della Croce Rossa dove ci accordiamo per una visita che faremo al nostro ritorno. Partiamo quindi per Barak dove arriviamo dopo circa 4.00 ore e siamo accolti nella guest house dell'AKDN ( 20 $ a testa pensione completa). Abbiamo attraversato posti incantevoli ma per tutta la strada il raffreddore non mi da tregua ed appena arrivo, dopo aver preso dei medicinali, vado a dormire. Speriamo che domani vada meglio.

GIOVEDI 05 AGOSTO 2004
Ho passato la notte abbastanza bene ed al mattino quando mi alzo mi sento ristabilito ed in forma. Accompagnati da un incaricato dell'AKDN che ci guida, andiamo al mercato per acquistare i viveri che ci serviranno durante il percorso nel Wakan. E' questo infatti l'ultimo posto dove si può trovare di tutto. Oltre alle vettovaglie acquistiamo anche delle pentole necessarie per cucinare. Partiamo verso le 13.30. il paesaggio nel primo tratto risulta abbastanza simile a quello già percorso da Faizabad poi la vallata cambia improvvisamente ed appare in tutta la sua bellezza. I colori ricordano quelli già visti nelle vicine zone del Pakistan. L'ocra intenso macchiato talvolta di azzurro e marrone colora i pendii sassosi e ripidi dei versanti che precipitano nella valle in cui scorre il fiume Warduj che nasce nelle vicinanze di Iskaschem. La pista sconnessa segue il fondovalle costeggiando il fiume ora sulla destra ora sulla sinistra orografica ed attraversandolo su fragili ponti o, dove questi sono crollati, su guadi ove è richiesta molta perizia per trovare il cammino. Il fiume accompagna la strada per tutto il suo percorso scendendo impetuoso quando la valle si restringe e diventa più ripida, quando invece si allarga e la sua pendenza diminuisce esso trova la possibilità di correre più placido e calmo disegnando sul greto sassoso i suoi meandri. Attraversiamo durante il tragitto ampie distese coltivate a papaveri. E' da questa zona che proviene la maggior quantità di oppio nei mercati dell'occidente. L'Afganistan è il maggior produttore al mondo e questa sostanza arriva nei mercati europei ed americani attraverso i trafficanti Russi che qui hanno il monopolio dell'acquisto. Le luci del tramonto che ci accompagnano nell'ultimo tratto incendiano le montagne e quando arriviamo in vista della nostra meta incomincia già a fare buio. Abbiamo impiegato 7 ore per compiere il tragitto. Siamo ancora una volta ospiti della guest house dell'AKDN. Daniela viene messa a dormire in una stanza separata per le donne e trova come compagna una canadese di origine Tagika mentre io e Gianni ci sistemiamo in una camerata per uomini. Si dorme su alcuni cuscini gettati a terra. Anche la cena viene servita in ambienti separati: gli uomini vengono divisi ancora una volta dalle donne. Incontriamo un ragazzo francese ed uno belga arrivato dal Tagikistan. Mi conferma che la strada meridionale del Pamir è percorribile senza problemi. Quante notizie diverse da quanto riportato da guide e giornali si raccolgono sul posto durante il viaggio. A quanto afferma questo ragazzo belga il Tagikistan è un paese tranquillo e percorribile in auto. Sulle guide avevo letto che questo itinerario non era sicuro. In particolar modo si consigliava di evitare la strada meridionale che percorre il Pamir parallela ai confini con l'Afganistan. E' solo direttamente sul posto che si raccolgono notizie attendibili. Alla guest house ritroviamo anche dei tagiki che lavorano per conto dell'AKDN che avevamo incontrato la sera precedente.

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Dati del viaggio

Viaggio in Afghanistan

Periodo: Dal 30 luglio 2004 all'11 settembre 2004

Destinazione: Afghanistan

Partecipanti: Giuseppe Bosio, Daniela Roso e Gianni Pedrini

Passaporto turistico

Giuseppe Bosio

Vive a Bassano del Grappa dividendo il suo tempo fra innumerevoli attività sportive e culturali. Lasciato alle spalle il ruolo di dirigente industriale, con la stessa perizia dedicata al lavoro, ha iniziato ad organizzare questo viaggio a coronamento di un'idea che perseguiva da tempo. Viaggiatore da sempre, è stato anche accompagnatore di gruppi un pò in tutto il mondo: di lui si dice che è più facile trovarlo in un aereoporto o in cima ad una montagna piuttosto che a casa.
Socio CAI presso la sezione di Bassano del Grappa, appassionato di montagna ha effettuato numerosi trekking in Himalaya e in Sud America nelle Ande, ha scalato i vulcani Popocatepetl, ed Ixtaciuatl in Messico. Con gli sci ai piedi ha raggiunto moltissime cime delle Alpi (dalle Dolomiti alle Alpi Occidentali), il monte Ararat e le principali cime dell' Atlante in Marocco.
Ha effettuato parecchi viaggi nelle Americhe: Stati Uniti, Messico, Guatemala, Bolivia, Perù... In Africa ha visitato: Ruanda, Kenia, Tanzania, Namibia, Mali, tutti i paesi del Nord Africa ed ha attraversato il deserto del Sahara. In Asia ha attraversato India, Indonesia, Tibet, Cina, Pakistan, Nuova Guinea, Borneo.
Amante della vela, ha navigato per parecchi mesi lungo le coste della ex Iugoslavia. Appassionato di fotografia dispone di un ricco archivio di immagini raccolte durante i viaggi. Ricerca nei suoi viaggi il contatto con la gente ed è affascinato dalle culture degli altri popoli in particolar modo del mondo orientale.

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