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INDIA DEL NORD E NEPAL di Davide Ferrari

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Dal deserto del Thar alle alte vette dell'Himalaya

Volevo accennare al contrasto tra Old e New Delhi, che è molto scioccante, e alla separazione tra le due parti della città, che è davvero netta. Old Delhi rispecchia la vera India tradizionale: bagno di folla e vicoli stretti e caotici dai quali, a mio parere, conviene allontanarsi in fretta, specialmente per gli odori nauseabondi e le persone poco affidabili che vi circolano.
Costruita dall'imperatore Moghul Shah Jahan, con il nome di Shahjahanabad, Old Delhi è il museo vivente della cultura indiana e rigurgita di milioni di persone. Un'importante attrazione, in questa parte della città, è il Forte Rosso, costruito nel 1640 da Shah Jahan, di fronte al quale si trova il Birds Charitable Hospital e Jain Digambara Temple, che ospita l´ospedale degli uccelli.
Usciti dal Forte, ci rechiamo a fare acquisti nell´immenso bazar Chandmì Chowk, pieno di negozi di ogni tipo e ricco di atmosfera. Io ne approfitto per comperare alcune banane al modico prezzo di 20 rupie.
Sulla strada che ci porta all'immensa Moschea Jama Masjid incontriamo parecchi incantatori di serpenti che, alla vista dei turisti, sollecitano i loro cobra con uno o due manrovesci sulla testa per far sì che salgano ondeggiando!
Jama Masjid, eretta nel 1650 d.C. sulla prominenza rocciosa chiamata Juajapahar, non lontano dal Forte Rosso, è la moschea più grande dell'India ed è anche molto bella. Interessante da visitare è il sotterraneo che collega la Jama Masjid e il Forte Rosso. Esso era il tragitto attraverso il quale, un tempo, le donne di corte, avvolte nel purdah, raggiungevano la moschea.
Ci rechiamo poi a visitare il Raj Ghat, di fronte al Gandhi National Museum in riva al fiume Yamuna, che è il luogo della cremazione del Mahatma, avvenuta il 31 gennaio 1948. Esso è un monumento commemorativo formato da una lastra di marmo nero e ornato da fiori dai colori stupendi.

Per chi non lo sapesse, Mohandas Karamchand Gandhi (1869 - 1948), uno degli uomini che hanno mutato il corso della storia del XX secolo, nacque a Parband nel Gujarat occidentale, dove suo padre era diwan del principato. Dopo un praticantato legale a Londra, lavorò in Sud Africa; per la sua resistenza passiva contro i pregiudizi razziali del governo, il poeta Rabindranath Tegore gli diede l'appellativo di Mahatma (Grande Anima). Tornato in India nel 1915, Gandhi si unì a chi lottava per la libertà e fondò il Sabarmati Asham ad Ahmedabad. Il suo obiettivo era raggiungere l'indipendenza e l'unità del Paese, con la forza della verità e della nonviolenza.
Con questa ultima escursione chiudiamo la visita di New Delhi che, secondo me, è fin troppo caotica, perciò non merita molti giorni di visita... l'ideale è dedicarne un paio.

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