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THAILANDIA E CAMBOGIA di Riccardo Romagnuolo

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Asian, Sud Est - ritratti d'Oriente

È spaventosa la povertà di questa gente, ed infinitamente palpabile. Posiamo le bici e ci addentriamo nel tempio. Siamo un po' stanchi per il volo ed il sonno, oltre che per la pedalata, ma tutto è come dovrebbe essere in un posto così. Maestoso, irreale. Ti entra dentro, ad ogni respiro. Andiamo in giro, scattiamo foto. Forse la gente è un po' troppa e si fatica a trovare degli angoli di quiete. Questo non lo immaginavamo, ma non toglie nulla alla bellezza del posto. Ormai siamo al tramonto. Ci conviene tornare, per non essere costretti a pedalare nel buoi fitto, ai limiti della giungla. Dopo un'oretta siamo al Red Lodge. Ci docciamo ed usciamo per la cena. Scegliamo l'Amok, un grazioso ristorante Khmer. L'atmosfera è davvero particolare, ed anche la cucina è davvero gustosa (per i parametri orientali). Intorno, però, è davvero triste la sfilata di bambini affamati e mendicanti mutilati che si affannano nella ricerca di qualche spicciolo. Non si può fare a meno di prestargli attenzione e dargli qualche moneta, anche se in alcuni momenti sembrano davvero assillanti. Ma come biasimarli, faremmo praticamente la stessa cosa nella medesima situazione. Dopo cena, andiamo in giro per le strade ormai buie e deserte della città. L'illuminazione è presente solo nella via principale ed ovunque è fango. Pensiamo che sarebbe stato meglio scendere in bici anche di notte. L'indomani avremmo fatto così. I cambogiani ci chiamano ad ogni angolo per proporci moto remorque per il giorno successivo. È circa mezzanotte e siamo gli unici stranieri per strada, ma non avvertiamo un senso di pericolo. Nonostante la povertà, questa gente non sembra orientata alla criminalità violenta, almeno in città, a Siem Reap. Forse è troppa la violenza che hanno subito, o forse la necessità di non scoraggiare il turismo fa da deterrente.

Credo però che la natura di questo popolo sia particolarmente pacifica, probabilmente per cultura e religione. E la storia di questo paese, in questo caso, non penso faccia testo. La violenza l'ha subita da pochi tiranni. Siamo molto stanchi, e decidiamo di tornare in stanza.
Il giorno seguente, sveglia alle 8 e si parte per la scoperta della città fortificata di Angkor Thom, con il Bayon ed il Baphuon, e poi il Ta Prohm, il mitico tempio immerso nella giungla. Decidiamo di lasciar perdere le bici. Oggi il tragitto sarà molto più lungo e rischierebbe di non essere più tanto piacevole. Usciamo dopo un'abbondante colazione a base di pane e marmellata e frutta. In strada ci procuriamo un moto remorque e partiamo per i templi. Ci fermiamo prima al Bayon. È davvero bellissimo. È probabilmente il tempio che ci colpirà maggiormente, anche se seguito a brevissima distanza da tutti gli altri, meravigliosi.

I 216 volti di Avalokiteshvara emanano un fascino irresistibile, maestoso. Scrutano in ogni punto del regno dalle 56 guglie su cui sono disposte, tante quante erano e province in cui era diviso il territorio. La visione d'insieme dall'esterno è impressionante, anche se alcuni lavori in corso disturbano un po' lo spettacolo. Il nostro fidato amico ci aspetta all'esterno, gli offriamo qualcosa da bere e ripartiamo in direzione Ta Prohm. Dall'esterno il tempio non sembra eccezionale, ma, appena entrati, lo spettacolo è incredibile. Sembra davvero che la giungla abbia voluto rimpossessarsi di ciò che le era stato sottratto. Le radici enormi degli alberi sovrastano ed avvolgono la fantastica architettura dei templi Khmer, ricoperti di muschio. Indescrivibile. Nel pomeriggio torniamo all'Angkor Thom. Visitiamo il Baphuon, la Corte Reale e Phimeanakas, il Preah Palilay, la Terrazza del Re lebbroso e la Terrazza degli elefanti. Poi, al tramonto, torniamo ad ammirare il fantastico Bayon. È stata una gran giornata. Mentre torniamo ci godiamo lo spettacolo della foresta, e...da non credere, ai bordi della strada, dove finisce la giungla...siiiiii, sono scimmie. Tantissime, almeno una cinquantina, di tutte le dimensioni, da quelle grandi alle piccolissime. Le più grandi sono schive ed anche un po' litigiose, ma i cuccioli sono tanti e curiosissimi, per niente timidi. Si avvicinano e giocano con gran disinvoltura. Che spasso, quasi assalgono Lisa e cercano di rubarmi il bracciale. Giornata perfetta! Torniamo al Red lodge e...come ogni giorno, siamo stanchissimi.

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Dati del viaggio

Asian, Sud Est - ritratti d'Oriente

Periodo: agosto 2006

Destinazione: Thailandia e Cambogia

Partecipanti: Riccardo Romagnuolo e Lisa

Passaporto turistico

Riccardo Romagnuolo

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