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THAILANDIA E CAMBOGIA di Riccardo Romagnuolo

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Asian, Sud Est - ritratti d'Oriente

L'indomani, lasciamo a deposito i nostri zaini al New Siam e partiamo ancor più leggeri, solo due zainetti. Prenotiamo la stessa stanza anche per i due giorni che passeremo a Bangkok al nostro ritorno. In circa 2 ore siamo a Siem Reap. La Cambogia ci appare subito diversa. Il paese esce da trent'anni di regime e guerre civili. E si vede. Allo sbarco nel nuovissimo aeroporto, i militari sono ovunque e le procedure per l'ingresso sono particolarmente rigide. Ormai da dieci anni la situazione può essere considerata relativamente tranquilla. Armi e banditismo sono presenti solo in alcune zone rurali e nelle zone di confine con la Thailandia, dove sono ancora presenti gruppi di cani sciolti provenienti dalle vecchie bande di Khmer rossi. Ma la popolazione cambogiana è altro da questo. Un popolo fiero e allegro, onesto ed ospitale. Semplicemente un popolo costretto a subire e soffrire un regime spietato che lo ha riportato in una sorta di anno zero, caratterizzato da violenza, repressione, omicidi indiscriminati, terrore, dalla distruzione di ogni tipo di attività industriale, da un'economia esclusivamente agricola, gestita dallo Stato, caratterizzata dal baratto.

Oggi la Cambogia sta rinascendo, in particolare in alcune zone, in particolare grazie al turismo. La sua economia resta la più povera in assoluto nella regione, ma i Khmer rossi sono ormai uno spettro del passato. Pol Pot è morto e la maggior parte dei vecchi leader di regime sono fuori dalla vita politica, incapaci di nuocere ancora. Ma non verranno mai processati per i loro crimini. E questo è atroce. Resta per fortuna la possibilità di rinascere, sulla via del turismo, e degli aiuti, nonostante la corruzione che ancora imperversa ovunque.
Usciti dall'aeroporto, per 5 dollari, prendiamo un taxi per il centro di Siem Reap. Il tragitto fino alla città attraversa sette km di campagne correndo su di una strada asfaltata solo a tratti. Ci rendiamo conto di essere in un mondo completamente differente dalla vicina Thailandia. Questa è la zona più turistica in Cambogia, ma non c'è nulla che faccia pensare ad un livello di sviluppo accettabile, se non gli enormi alberghi 5 stelle immersi in distese di nulla, terra, capanne e vacche scheletriche. Incredibile l'impatto visivo. Siem Reap non è una vera città. La strada principale è la sola ad essere stata asfaltata, insieme con quella che conduce verso i templi di Angkor. Tutt'intorno, ancora capanne, e strade sterrate pascolate da vacche, bambini che corrono nel fango e tanti poveri straziati dalle mine.

Nonostante l' insistenza del tassista per portarci in una guest house di sua conoscenza (dite sempre che avete già prenotato), ci facciamo portare al Red Lodge, una villa che somiglia molto ad una casa colonica, dove troviamo subito una pulitissima camera doppia con ventilatore e servizi per soli 5$. Siamo entusiasti del posto, è il meglio che ci potessimo aspettare. Tutti sono molto cordiali e discreti. Sul retro della villa c'e una sorta di gazebo che ospita una zona relax con tv, stereo e tanti cd a disposizione di tutti. Frigo e contenitore per il pane offrono panini e marmellata di fragola, oltre a caffé e the per la colazione.
Dopo un paio d'ore di riposo, ci sentiamo pronti per Angkor. Il Red Lodge mette a disposizione di tutti alcune bici stile Graziella. E noi decidiamo di utilizzarle. Siem Reap dista circa 8 km da Angkor. Li percorreremo in bici. Partiamo, e subito capiamo di aver fatto la scelta giusta. Pedalare per le strade piane e sterrate è molto piacevole. Tutti ci sorridono ed i bambini in bici ci seguono, ci chiamano, ci sorpassano. La gente del posto utilizza molto questo mezzo per gli spostamenti, e sembra quasi si diverta o provi simpatia per gli stranieri che la imitano. La passeggiata è piacevole e quasi tutta pianeggiante. In circa 30 minuti, dopo esserci fermati al blocco per l'acquisto ed il controllo dei biglietti, raggiungiamo l'Angkor Wat, il più vicino e maestoso tra i templi di Angkor. È bellissimo e la luce del tramonto ne esalta i colori. Veniamo subito assaliti da una folla di bambini stupendi che ci invitano ad affidargli la bicicletta per il tempo del giro al tempio. In cambio chiedono di comprare qualcosa da bere all'uscita.

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Dati del viaggio

Asian, Sud Est - ritratti d'Oriente

Periodo: agosto 2006

Destinazione: Thailandia e Cambogia

Partecipanti: Riccardo Romagnuolo e Lisa

Passaporto turistico

Riccardo Romagnuolo

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