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BARCELLONA di Fabio Boccapianola

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Sagrada Familia

Nel capoluogo catalano: tra cultura e modernità

Di prima mattina eccoci pronti per scendere a visitare la prima parte di città, seguendo il percorso di Gaudi, architetto che a Barcellona ha progettato il parc Guell, la Sagrada Familia e la Pedrera.
Lungo calle Hospital notiamo già aperti alcuni esercizi commerciali. Questa Calle è ben fornita, in quanto compaiono diversi ostelli, degli internet point, dei negozi di generi alimentari etnici (indiani, arabi ed altri). C'è un numero di persone discreto, ma nonappena giungiamo sulla Rambla mi rendo conto che a confronto era deserta. Questa via di giorno è ancora più popolata che di sera. Ci sono moltissime persone di cui molti sono turisti. Lungo la strada incontriamo degli artisti, credo di non averne mai visti di così originali. Non solo per il personaggio che rappresentavano ma anche per il modo in cui lo facevano, infatti essi possedevano dei costumi elaboratissimi, alcuni invece si esibivano con l'aiuto di marionette, ed altri ancora, eseguivano piccoli giochi di magia. Purtroppo tra gli artisti di strada c'era anche un gruppo di malfattori che attiravano turisti nella speranza di guadagnare dei soldi con il vecchio trucco delle tre carte.

Oltre a questi incontri la Rambla risulta molto caratteristica anche per la varietà di cose che si possono comprare. Ci sono alcuni pittori che espongono le proprie opere d'arte in cui raffigurano svariati elementi anche appartenenti alla tradizione culturale spagnola, come ad esempio Toreri impegnati in corride, piuttosto che ballerine di flamenco.
Lungo il cammino troviamo diversi commercianti che vendono animali di tutti i tipi. Sono tenute in gabbia diverse specie di volatili, dai classici pappagalli e canarini, ai pulcini, fagiani, galline, tacchini anche di razze che prima d'ora non avevo mai visto; in altri contenitori invece si possono trovare camaleonti, procioni, scoiattoli, criceti, tartarughe di terra e non, oltre a tante altre specie di animali. Non avevo mai visto vendere così tante specie diverse.
Lungo la strada che ci avrebbe riportato a plaza Cataluña sulla sinistra troviamo un grandissimo mercato comunale: ''il Bocadero'', frequentatissimo, e incuriositi ci entriamo anche noi. È coloratissimo, si vendono i normali prodotti da mercato: carne, pesce, frutta ma in maniera più originale e con una differenziazione di prodotti elevata. Sulla bancarella della frutta si possono trovare frullati di ogni gusto ad 1,50 euro, oppure vaschette di frutta già lavata e tagliata con annessa una forchettina in plastica al prezzo di 1 euro. Oltre a questi prodotti è possibile trovare al mercato, del gelato, dei confetti e delle caramelle sfuse, tutto a dare più colore e ad attirare migliaia di turisti.

Dopo plaza Cataluña ci guardiamo intorno e riconosciamo alcuni dei tratti urbanistici del piano ottocentesco di Cerdà. Gli isolati hanno gli angoli smussati in modo da ricavare maggiore spazio pubblico, e sono tracciati in maniera esattamente regolare, tanto che moltissime cartoline ritraggono Barcellona dall'alto per sottolineare la bellezza dei suoi isolati. Effettivamente se ci si guarda intorno si nota subito che gli spazi pubblici sono molto diffusi. Nelle vie principali al centro della strada c'è una passeggiata costeggiata ai due lati, prima da piste ciclabili e più esterne due carreggiate, una per senso di marcia. Inoltre è tutto alberato. Siamo nei primi giorni di settembre quindi forse il traffico non raggiunge ancora i suoi massimi livelli, ma camminare lungo queste strade sembra molto tranquillo, i rumori sono come ovattati da tutti questi alberi.

Visitiamo la Pedrera: si tratta di un grande palazzo ad angolo realizzato con un'architettura molto originale. Per salire e visitarlo all'interno bisogna mettersi in coda e fare il biglietto, noi la reputiamo troppo lunga, e decidiamo di tornare più tardi.
Raggiungiamo la piazza che ospita la Sagrada Familia: è l'unica piazza piccola, sembra quasi di non essere più nella città in cui finora abbiamo passeggiato. La Sagrada Familia è una delle attrazioni principali di Barcellona, e come tale, nelle vicinanze troviamo una moltitudine di turisti che scendono dai numerosi pullman che li hanno portati. Con tutti questi imponenti mezzi di trasporto e queste persone la piazza risulta essere ancora più piccola. Nei dintorni ci sono molte bancarelle che vendono souvenir: esse vengono letteralmente prese d'assalto. La Sagrda Familia è in continua costruzione è così originale, che non riesco a descriverla, poiché non si tratta di una chiesa ''normale''; è assolutamente da vedere, sia dall'esterno che dall'interno. La vista dall'alto che offre la Sagrada Familia è spettacolare, in quanto si può vedere l'intera città ed addirittura l'impronta urbanistica lasciata dal piano di ampliamento ottocentesco citato prima. Davanti alla Sagrada troviamo in un piccolo giardino dei monaci tibetani circondati da fedeli e curiosi alle prese con una preghiera collettiva. Intorno su dei pezzi di stoffa appesi agli alberi sono state diffuse le preghiere come da rituale.

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Dati del viaggio

Nel capoluogo catalano: tra cultura e modernità

Periodo: agosto 2007

Destinazione: Barcellona

Partecipanti: Fabio Boccapianola e Serena Colombo

Passaporto turistico

Fabio Boccapianola

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